CATANIA – Le sedi Poste Italiane sono diventate fondamentali, in quanto offrono servizi essenziali come la riscossione della pensione e tanti altri. Il quartiere San Giovanni Galermo, una volta frazione di Catania, all’inizio contava 5mila residenti, in questi anni ha avuto una crescita demografica esponenziale, tanto che oggi ci sono circa 25mila abitanti. Ne consegue che il servizio attuale, ma soprattutto la sua collocazione, non è più idonea a soddisfare l’esigenza degli utenti.
I locali in questione sono molto piccoli con un numero limitato di sportelli, e non riescono a soddisfare l’esigenza degli utenti, nonostante l’impegno di chi lavora all’interno di questo. Inoltre, il servizio è solo antimeridiano e mancano tanti altri servizi che Poste Italiane offre.
Francesco Nauta, rappresentante del comitato San Giovanni Galermo che cambia, ha dichiarato: “Ho ricevuto tantissime richieste per migliorare i servizi postali. Per fare ciò la prima cosa da effettuare è quella di spostare la sede della posta sita in via San Giovanni Battista in un locale più ampio e idoneo con conseguente maggior numero di sportelli a disposizione e che possa ospitare l’utenza senza dover aspettare fuori, in una zona dove ci sia più facilità di parcheggiare le autovetture, che possa dare un servizio anche pomeridiano e di conseguenza un ampliamento dei servizi postali“.
“La mia proposta sarebbe quella di riuscire a fare una convenzione con il comune di Catania in quanto potrebbe ospitare Poste Italiane in uno degli immobili a propria disposizione, come ad esempio l’immobile abbandonato in via della Sfinge angolo via della Sibilla dove una volta esisteva la succursale della scuola Padre Santo di Guardo. La struttura si presta benissimo a tale servizio con ampia zona parcheggio, al centro del territorio sangiovannese, raggiungibile a piedi e nel frattempo si otterrebbe la ristrutturazione di uno stabile attualmente vandalizzato fatiscente e una rivalutazione della zona adiacente al centro storico“, aggiunge.
“Altra soluzione potrebbe essere essere quella delle botteghe in via Don Minzoni, ex sede della V municipalità, attualmente chiuse, anche queste potrebbero ospitare benissimo una sede di Poste Italiane, con ampia possibilità di parcheggio sempre nelle vicinanze del centro storico e nelle vicinanze dei centri abitati“, specifica.
“In entrambi i casi ci sarebbe la possibilità di prendere due piccioni con una fava, nel senso che si rivaluterebbe qualcosa in disuso, creando un entrata per il comune di Catania, e nel frattempo, migliorare un servizio ormai essenziale come quello di Poste Italiane in un luogo più idoneo e che riesca a soddisfare l’esigenza degli utenti di San Giovanni Galermo e non solo“, ribadisce.
“Per questo faccio un appello all’amministrazione ma anche alla direzione provinciale di Catania di Poste Italiane, nella speranza che facciano propria questa proposta, diventando una soluzione fattibile ma soprattutto molto funzionale per il quartiere“, conclude.