CATANIA – Dopo i fatti avvenuti in piazza Currò la notte tra sabato e domenica scorsi, quando un agente della Polizia di Stato è stato ferito perché, pur essendo libero dal servizio, era intervenuto per sedare una lite scoppiata tra i giovani avventori di un locale, la Questura ha reagito prontamente con una serie di mirati servizi curati da personale della Squadra Mobile.
Dopo i deprecabili fatti, il pronto intervento delle Volanti ha consentito l’arresto di un giovane che è stato catturato dopo un breve inseguimento e nonostante una veemente resistenza opposta agli agenti. Un cellulare abbandonato sul posto ha poi consentito l’identificazione di un’altra persona che aveva partecipato all’aggressione e alla successiva “spedizione” contro il titolare del locale.
Sin dalle ore successive, sono scattate minuziose indagini che, d’intesa con l’autorità giudiziaria, hanno condotto gli investigatori della Squadra Mobile all’identificazione del gruppo di facinorosi che si è reso responsabile dell’azione violenta, procedendo nei confronti dei sospettati con accertamenti e perquisizioni domiciliari al fine di verificarne l’eventuale possesso di armi.
Gli approfondimenti investigativi delegati dalla magistratura inquirente sono ancora in corso e, avvalendosi delle immagini rese disponibili dai sistemi di videosorveglianza installati nell’area interessata dagli eventi, sono finalizzati non solo a “cristallizzare” il quadro probatorio venutosi a consolidare nei confronti degli indagati già individuati, ma anche a verificare l’eventuale concorso di ulteriori soggetti.
Sul fronte della prevenzione e del controllo dell’ordine pubblico, il Questore di Catania dott. Vito Calvino ha disposto, sin dallo scorso fine settimana, mirati servizi di presidio proprio nelle aree interessate dalla movida, avvalendosi di dispositivi interforze per il controllo del territorio e la verifica delle norme di contenimento della pandemia.
In questo contesto sono stati già raggiunti ragguardevoli risultati non solo nell’area urbana catanese, dove sono stati sanzionati e chiusi diversi locali inadempienti alle prescrizioni anti-Covid, ma anche nella fascia costiera dell’acese, dove il Commissariato di Acireale è intervenuto in diversi ristoranti nei quali non erano minimamente rispettate le prescrizioni di limitazioni di presenza ai tavoli, il distanziamento tra convenuti e l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, anche tra i lavoratori dei locali. Diverse centinaia sono state le persone identificate e controllate.
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