CATANIA – I carabinieri della stazione di Giarre hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 34 anni, residente a Catania, per vari reati, tra cui maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale. La sera stessa, i militari sono stati chiamati in una traversa di via Marsala da una residente che ha segnalato un’aggressione in corso in un’abitazione.
I fatti
Dopo essere entrati nell’appartamento, i militari hanno trovato l’uomo ancora molto agitato, che ha insultato e attaccato fisicamente i carabinieri con spintoni e calci. Dopo averlo allontanato dall’abitazione, i militari hanno chiamato un’ambulanza per soccorrere la compagna dell’uomo, una 36enne del posto, trovata in casa con il volto tumefatto e difficoltà respiratorie.
La donna è stata portata in ospedale dove è stata diagnosticata con la frattura di due costole e una prognosi di 30 giorni.
L’uomo aveva agito violentemente a causa della gelosia nei confronti della donna, che aveva un ex-partner che lui non riusciva a trovare.
La vittima ha riferito ai carabinieri di aver subito in passato altri episodi di violenza fisica da parte del compagno, denunciato in precedenza per maltrattamenti in famiglia e minacce. Il 34enne è stato portato nel carcere di piazza Lanza a Catania, dove attende l’udienza di convalida.
Catania, tenta di sfondare la porta di casa per aggredire la compagna: arrestato 32enne
Un episodio simile si è verificato nello scorso ottobre, sempre a Catania: i carabinieri del Nucleo Radiomobile del comando provinciale di Catania hanno arrestato in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia un 32enne catanese, pregiudicato per reati in materia di sostanze stupefacenti.
Al riguardo gli operanti, a seguito di una chiamata pervenuta nella mattinata di ieri sul 112 “Numero Unico di Emergenza”, si sono prontamente recati nel centro cittadino, dove una donna aveva segnalato di essere barricata in casa insieme ai tre figli minorenni poiché il marito stava cercando di sfondare la porta per aggredirla.
I militari hanno bloccato il 32enne in evidente stato di alterazione riconducibile all’assunzione di stupefacenti e sono riusciti ad accedere all’abitazione solo grazie all’intervento dei vigili del fuoco, in quanto la porta aveva riportato ingenti danni.
In casa i carabinieri hanno trovato la donna con i tre figli minorenni, con la quale hanno proceduto alla ricostruzione dei fatti, accertando che la motivazione del gesto fosse riconducibile a un precedente litigio tra la coppia, culminato al termine di una serie di violenze psico-fisiche subite nel tempo dalla donna.
Il ragazzo, al termine delle fasi dell’arresto, è stato posto a disposizione dell’autorità giudiziaria etnea che ha convalidato l’arresto e disposto la misura degli arresti domiciliari nell’abitazione paterna con applicazione del braccialetto elettronico.