CATANIA – Il Comitato Vulcania Ambiente, a seguito delle segnalazioni ricevute e dal sopralluogo eseguito, ha documentato le condizioni in cui versa la piazza Santa Maria di Gesù.
Il 19 agosto scorso un grosso ramo di un Ficus magnolides si è improvvisamente spezzato, travolgendone un altro e cadendo per terra.
A seguito di tale fatto, i resti dei rami sono stati asportati.
La foto riporta appunto lo stato attuale della pianta, con il taglio che è stato eseguito subito sotto i punti di frattura.
Il Comitato Vulcania Ambiente, da anni, si batte per la riqualificazione e il recupero del verde pubblico della città, ancora in alcune Municipalità le aree verdi, le piazze e slarghi dei quartieri versano nel degrado, con ricca documentazione fotografica anche della piazza in questione.
“Non esiste un programma di manutenzione costante – denuncia il comitato attraverso una nota – ma solo interventi passati sporadici che molto spesso hanno rivelato le incompetenze specifiche per la potatura delle essenze arboree presenti in diverse piazze/slarghi della città”.
Interviene la presidente del Comitato Vulcania Ambiente, Angela Cerri: “Una monumentalità che non sta solo nell’altezza o nella circonferenza del fusto, ma che vuole significare anche il particolare valore storico, antropologico, religioso ed ecologico di determinate piante. Non solo le dimensioni, ma anche i criteri relativi alla rarità botanica, all’architettura vegetale e al pregio paesaggistico, hanno permesso loro di fregiarsi del riconoscimento ministeriale.
Vorrei ricordare che fra i criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di gestione e manutenzione del verde pubblico è affermato chiaramente che chi effettua le operazioni di gestione del verde pubblico deve evitare di praticare la capitozzatura, la cimatura e la potatura drastica perché indeboliscono gli alberi e possono creare nel tempo situazioni di instabilità che generano altresì maggiori costi di gestione, intendendo per capitozzatura il drastico raccorciamento del tronco o delle branche primarie (sbrancatura) fino ad arrivare in prossimità di questi ultimi.
Gli alberi monumentali vanno tutelati, valorizzati e difesi. Il verde pubblico non può essere lasciato nel degrado e nell’abbandono ma va curato e accudito costantemente e periodicamente perché solo così potrà essere valorizzato adeguatamente”.
“Bisogna tutelare i tanti alberi monumentali, per restituire non solo al quartiere ma alla città di Catania il suo ruolo di città verde. – Conclude la Cerri – Il nostro intento, non è solo sollecitare gli organi competenti ma quello di garantire la sicurezza dei cittadini catanesi e dei fruitori occasionali degli spazi verdi della città, uscendo dalla logica della segnalazione e dell’ emergenza per passare a quella della programmazione degli interventi e monitoraggi costanti, e venendo incontro anche a quelle che sono le esigenze delle piante”.
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