Piazza Dante può cambiare volto: le idee e gli ostacoli per una città migliore

CATANIA – Dopo la pista ciclabile, i posacenere in città e la raccolta differenziata, a Catania si viaggia sulle ali dell’entusiasmo. Nonostante ci sia sempre qualcuno pronto a criticare, c’è anche chi continua a lottare per migliorare le cose. È il caso della “Fabbrica del Decoro” e delle associazioni come “Mobilita Catania”, “Mobilità Sostenibile Catania” e “Monastero Abusivo”, che si sono fatte promotrici di alcune iniziative per riqualificare la zona di piazza Dante.

L’area antistante il monastero dei Benedettini è da sempre in mano agli “sciacalli”: parcheggiatori abusivi e automobilisti poco disciplinati contribuiscono negativamente all’immagine di Catania e di questa particolare zona della città. Ed ecco, allora, un progetto interessante per ridarle vita e renderla più vivibile. 

L’idea è quella di attrezzare le piazze con panche, tavoli e illuminazione, offrendo un servizio in più alla collettività. Questa proposta, infatti, potrebbe rappresentare un incentivo per tutte quelle associazioni che vogliono creare dei laboratori. Oltre che, ovviamente, rappresentare una soluzione alternativa nella lotta ai parcheggiatori abusivi.



Ma non solo. Legata a questa idea ce n’è un’altra interessante: la creazione di alcune linee di autobus appositamente per il collegamento delle facoltà in piazza Dante con il resto della città: “Le proposte ci sono – spiega Viola Sorbello di “Mobilità Sostenibile Catania” – e le abbiamo fatte presenti ai diretti interessati. L’ingegnere Inturri, ‘mobility manager’ dell’università, ha dimostrato grande entusiasmo. Alcune di queste idee, come quella dei collegamenti con i mezzi, sono già state messe in atto in altre città d’Europa. Ad essere sinceri, per quest’ultima ci siamo ispirati a quanto fatto a Berlino”.

Alcune domande sorgono spontanee però: quanto rimarrebbero intatte le panchine? E con la crisi dei trasporti in cui versa la città di Catania, come sarà possibile realizzare questo progetto?

Quesiti leciti, certamente, e a cui potrebbe essere data qualche risposta il prossimo 24 giugno, quando le parti coinvolte (amministrazione, associazioni e Amt), si incontreranno per verificare la fattibilità del piano.