ACIREALE – Il 12 giugno 2017 si rese responsabile di una violenta aggressione nei confronti di Giovanni Leonardi, un acese di 61 anni, deceduto poco dopo all’ospedale di Acireale per arresto cardiocircolatorio. Gli investigatori dell’arma hanno ricostruito la dinamica dei fatti grazie a un’intensa attività di riscontro, coordinata dalla Procura delle Repubblica di Catania, avviata a seguito del decesso della vittima.
L’analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza e l’escussione dei testimoni presenti sul luogo del fatto reato hanno consentito di accertare come il 25enne russo Nikita Gromokov avesse incontrato, in maniera fortuita, la vittima nei pressi della stazione ferroviaria di Acireale, in provincia di Catania, responsabile quest’ultimo, a detta dell’indagato, di aver sottratto qualche giorno prima un portafogli alla giovane fidanzata.
Dopo un’accesa discussione, il russo colpì a più riprese il 61enne con calci e pugni lasciandolo a terra ferito per poi, in compagnia della fidanzata e un’amica, prendere un treno diretto a Milazzo (Messina), luogo di domicilio dei tre giovani.
L’indomani i tre furono identificati, prelevati e condotti nella caserma di Acireale dove, alla presenza del magistrato titolare delle indagini, furono effettuati ulteriori approfondimenti d’indagine che consentirono di fissare gravi indizi di colpevolezza nei confronti del russo che, sottoposto a fermo di indiziato di delitto per omicidio preterintenzionale era stato trasferito nel carcere Piazza Lanza di Catania.
Tornato in libertà ieri sera, su disposizione dei giudici del Tribunale etneo, è stato nuovamente arrestato dai carabinieri di Acireale i quali, dopo diversi giorni di indagini, sono riusciti a rintracciarlo e ammanettarlo in piazza Rosolino Pilo a Catania, mentre stava per raggiungere la casa della fidanzata. Il giovane, assolte le formalità di rito, è stato posto in custodia cautelare agli arresti domiciliari.