ACIREALE – Nelle scorse notti, dopo giorni di mirate attività di investigazione e monitoraggio della costa etnea, il personale militare della Guardia costiera è riuscita a sorprendere e fermare in flagrante alcuni subacquei intenti ad effettuare attività di pesca non autorizzata.
Le operazioni hanno visto congiuntamente impiegati, su tutto il territorio di giurisdizione, i Nuclei degli Ispettori Pesca degli Uffici marittimi delle Capitanerie di porto di Catania, Riposto e Acireale.
In particolare, grazie alle costanti attività investigative dei militari sono stati individuati, in località di Santa Maria La Scala, 4 soggetti impegnati nello svolgimento di pesca subacquea illegale. Ai sub sono stati elevati verbali amministrativi per un importo complessivo di 4mila euro, sequestrati gli equipaggiamenti e le attrezzature da pesca non consentite, utilizzati per le attività di frodo.
Una parte del pescato, per lo più molluschi ancora vivi (ricci e occhi di bue), a seguito di controllo sanitario a cura dei medici della locale ASP, è stato rigettato in mare, l’altra dichiarata non commestibile è stato distrutto. Il fenomeno della pesca subacquea abusiva, attività purtroppo ancora diffusa lungo il litorale del sotto costa siciliano, comporta un pericoloso e dannoso depauperamento dei fondali marini e la progressiva diminuzione delle risorse ittiche autoctone.
Il Corpo delle Capitanerie di porto Guardia costiera, continua ininterrottamente l’attività di controllo su tutto il territorio di giurisdizione siciliano e nazionale, al fine di tutelare le coste, il mare e gli operatori di settore che esercitano nella legalità la propria attività.