L’ennesima aggressione ad autista Amt, “sugli autobus l’Esercito”

CATANIA – Anche il presidente della commissione al Bilancio, Vincenzo Parisi, si è unito al grido di battaglia dopo l’ennesima aggressione ai danni di un autista dell’Amt, chiedendo dei rimedi drastici ed estremi: Sui mezzi dell’Amt ci vuole l’esercito. Non si tratta di una proposta – provocazione ma di una richiesta dettata dalla drammaticità dei tempi. Prendere a pugni o a schiaffi il personale dell’Amt non è più un caso isolato ma la quotidianità. Cambiano i contesti ma il risultato è sempre lo stesso”.

“Ci ritroviamo a commentare l’ennesima aggressione a scapito di un lavoratore che ha solo la colpa di condurre un mezzo di trasporto pubblico, utile alla collettività”.

A parlare sono Romualdo Moschella e Giovanni Lo Schiavo, rispettivamente segretario provinciale della Faisa Cisal e segretario regionale della Fast Confsal, in merito all’ennesima aggressione avvenuta oggi ai danni di un autista dell’AMT (Azienda Metropolitana Trasporti).

“In una città normale – hanno continuato – non potrebbe mai accadere che un lavoratore esce da casa per guadagnarsi da vivere per sè e per la propria famiglia e invece corre il rischio di essere malmenato. Da tempo e in diverse occasioni similari la Faisa e la Fast hanno denunciato alle istituzioni le criticità e i rischi che corrono gli autisti dell’Amt di Catania, durante l”esercizio delle proprie funzioni, ma le Istituzioni tacciono”.

Nessun intervento significativo – hanno sottolineato – ci risulta sia stato posto in essere da parte delle stesse per arginare la grave situazione venutasi a determinare, e con essa, tutte le aggressioni inaudite nei riguardi di questi lavoratori che si sono succedute nel tempo e non sembrano poter terminare”.

“Più volte come sindacati autonomi abbiamo chiesto aiuto alla Prefettura che già da tempo, avrebbe dovuto predisporre un serio piano di intervento, utile alla salvaguardia ed all’incolumità degli autisti dell’Amt. Nulla di ciò è accaduto, motivo per cui, come sindacati autonomi, ci riteniamo indignati – hanno concluso Moschella e Lo Schiavo – di siffatto silenzio da parte di chi invece è preposto a tutelare l’ integrità fisica di talune categorie di lavoratori come nel caso degli autisti dell’Amt”.

“L’aggressione all’autista dell’Amt è l’ennesimo campanello di allarme del fatto che in città non c’è più rispetto per il servizio pubblico e per chi vi lavora”. Lo affermano a chiare lettere il segretario generale territoriale della Ugl etnea Giovanni Musumeci ed il segretario provinciale di Ugl trasporti autoferrotranvieri Giuseppe Scannella, che inviano un messaggio di solidarietà e vicinanza al lavoratore aggredito.

“Un giorno vengono aggrediti i medici e il personale sanitario nei pronto soccorso, un altro giorno vittime sono gli agenti della polizia municipale o i dipendenti Sidra, ed oggi a pagare le spese è nuovamente un dipendente Amt. Questo è il chiaro segnale che la nostra società è sempre più malata, poiché sopraffazione, insolenza e arroganza stanno sempre più prendendo il sopravvento. Apprezziamo l’intervento del primo cittadino Enzo Bianco, il cui richiamo a fare quadrato certamente ci trova concordi e disponibili a collaborare per il rispetto delle regole e, soprattutto, di chi si reca a lavorare per offrire un servizio pubblico, portare a casa il pane e non dover invece subire una simile violenza” concludono gli esponenti Ugl.