Passati a setaccio litorale Playa e Librino: scoperti parcheggiatori abusivi, droga e violazioni del codice della strada

CATANIA – La polizia di Catania ha presidiato i luoghi delle vacanze catanesi controllando l’area del litorale della Playa, dove l’attenzione dei poliziotti si è concentrata su tutte quelle attività che, oltre a essere moleste per i cittadini, rappresentano un vero e proprio pericolo per l’incolumità delle persone.

Infatti, nonostante il recente e maestoso incendio che ha colpito il boschetto e distrutto due lidi balneari, senza l’adozione di alcuna misura antincendio e senza la minima formazione degli addetti sulle misure in caso dello svilupparsi delle fiamme, su un’area di oltre diecimila metri quadrati di suolo pubblico, erano state abusivamente organizzate improvvisate attività di posteggio auto, i cui responsabili sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per i reati di invasione di terreni ed edifici e per reati in materia di salubrità e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Per analogo reato, sono stati denunciati i responsabili dell’occupazione di circa trecento metri quadrati di suolo pubblico, dove era stata messa su un’attività di somministrazione di alimenti. Identificati e sanzionati undici posteggiatori abusivi che sono stati oggetto di diffida del questore a perseverare in quell’illecita attività che, oltretutto, nonostante fosse fonte di seppur illecito guadagno, non ha costituito ostacolo a che alcuni di essi richiedessero e fossero effettivamente destinatari di reddito di cittadinanza o di “Carta Rei”: per i responsabili è scattata la denuncia penale per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Scoperti anche numerosi casi di lavoratori “in nero” sottopagati (sono state rilevate situazioni lavorative il cui compenso ammonta a due o tre euro l’ora): per queste cose è in corso un’ulteriore attività amministrativa, verificando pure se vi siano riscontrabili elementi di responsabilità penali. Infine sono stati scoperti e sequestrati 151 involucri, nascosti all’interno di un edificio di viale san Teodoro, a Librino, e contestate numerose violazioni delle norme del codice della strada, con speciale riferimento all’uso del casco alla guida di motoveicoli.