Parco Gioeni, Villa Bellini e Villa Pacini in contrasto: “baby gang”, degrado e cura confondono Catania

Parco Gioeni, Villa Bellini e Villa Pacini in contrasto: “baby gang”, degrado e cura confondono Catania

CATANIA – Parco Gioeni, Villa Bellini e Villa Pacini; stiamo parlando di luoghi storici, punti cardini di Catania, dove potersi rilassare e prendersi  un momento di pausa, isolarsi dal caos urbano o semplicemente ritagliarsi un piccolo angolo di gioco, per i più piccini, e relax per i grandi.

Le loro condizioni però cambiano e le differenze si notano eccome. Parco Gioeni, infatti, a causa della situazione in cui versa, appare nel degrado più totale, abbandonato insomma al suo destino. Situato nella parte nord della città di Catania, verso la fine di via Etnea e in corrispondenza del Tondo Gioeni, vanta una superficie di circa 75.000 metri quadrati e si classifica come il più grande parco di Catania. Realizzato su di un terreno di natura vulcanica, ha una vegetazione tipica della macchia mediterranea, e che purtroppo ad oggi, appare come sterpaglia lasciata al caso, non curata e se curata, sicuramente di rado.

Fonte: Giardini-mondo

Un luogo, questo, dove anziché ritrovarsi famiglie e gruppi di amici, vede presenti, soprattutto la sera e la notte, gruppi di “baby gang”che altro non fanno se non “imbruttire” l’immagine del parco. Proprio così, e spesso a lamentarsi sono gli stessi cittadini. È il caso di Carlo, che scrivendo alla pagina Facebook “Inciviltà Catania”, racconta il luogo in maniera piuttosto pessimistica. Ecco il post:

Passiamo adesso al Giardino Bellini, meglio conosciuto dai catanesi anche come “Villa Bellini” o semplicemente “a ‘villa”. Si tratta del principale luogo di svago, che sia per turisti, viaggiatori o stranieri poco importa. Situato in pieno centro storico è ovviamente uno dei fiori all’occhiello della provincia catanese. Abbellito da diverse statue, fontane, prati fioriti e siepi, occupa una superficie di 70.943 metri quadrati, appena più piccola del Parco Gioeni. Al suo interno troviamo anche il celebre Chiosco della musica il quale, dopo 3 anni di inagibilità e quasi un anno di lavori, era stato riconsegnato alla città, il 15 maggio dello scorso anno e inaugurato per compiacere passanti e cittadini, con uno splendido concerto eseguito dalla brillante orchestra dell’Istituto Musicale “Vincenzo Bellini”. Nonostante i grandi sforzi fatti per recuperare il meraviglioso posto e ridarlo in tutta la sua bellezza a Catania, è stato nuovamente transennato appena il giorno dopo. Complice forse la posizione, risulta, a prescindere da ciò che va e ciò che dovrebbe essere più attenzionato, ben curato e abbastanza frequentato. Attenzione agli orari di apertura e chiusura però, al contrario del Parco Gioeni, che risulta totalmente incustodito, c’è un limite per accedervi. In inverno, dal lunedì alla domenica, l’orario va dalle 6 di mattina alle 21 della sera! Proprio nel giugno del 2016 una signora c’era rimasta chiusa verso le ore 23 di una notte estremamente fonda.

Dulcis in fundo, la villa Pacini, meglio conosciuta come “villa varagghi”, vale a dire la villa degli sbadigli ” (perché frequentata solitamente da anziani e disoccupati), ha ricordato ieri, per il suo 150esimo anniversario della morte, Giovanni Pacini, a cui deve oltretutto il nome. Il celebre compositore catanese, è stato celebrato alla presenza del sindaco e dell’amministrazione comunale. Luogo simbolo di Catania, appena 5 anni fa appariva purtroppo invaso dal degrado e abbandonato al suo destino. Già nel 2012, cedeva infatti un canale sotterraneo che è costato caro a tutti coloro che vivevano il parco. Cuore del centro storico catanese, situata sotto i famosi Archi della Marina, dinanzi Porta Uzeda, oggi come allora, appare comunque frequentata da anziani che, nella maggior parte dei casi, armati di carte non perdono tempo per una partita all’aria aperta.

Foto di Antonella Castorina