Parcheggiatori abusivi fuori dall’ospedale Garibaldi rubano auto a una donna e le chiedono 700 euro: 3 arresti

Parcheggiatori abusivi fuori dall’ospedale Garibaldi rubano auto a una donna e le chiedono 700 euro: 3 arresti

CATANIA – I carabinieri di Catania hanno arrestato i fratelli catanesi Marcello e Pietro Gangi, rispettivamente di 57 e 42 anni, (da sinistra a destra nelle foto sotto) e un minore di 17 anni, in quanto ritenuti responsabili del concorso in estorsione aggravata.

La vittima, una donna proveniente da una delle province dell’isola e accompagnata da un’amica, è andata ieri pomeriggio all’ospedale Garibaldi Centro per delle visite mediche programmate. Ma all’uscita dal nosocomio entrambe si sono accorte che la Fiat Panda con la quale avevano raggiunto il capoluogo etneo era stata rubata.

In preda alla disperazione, dopo qualche minuto, sono state avvicinate da due parcheggiatori abusivi che si sono offerti di far ritrovare l’auto alla vittima dietro un compenso fissato in 700 euro, precisando che se avesse accettato la proposta si sarebbero dati appuntamento dopo circa un’ora all’incrocio tra le vie Mogadiscio e Asmara.

La donna, pur accettando, si è allontanata dal luogo e, tramite un parente, ha chiesto aiuto ai militari, che sono giunti sul posto e, una volta sentiti i fatti, hanno organizzato la trappola per i malviventi.

I carabinieri si sono appostati in modo da avere sotto controllo la zona teatro dell’appuntamento che, allo scadere dell’ora, ha visto l’arrivo dei due davanti alle donne. Ricevuta la somma i malviventi hanno invitato la vittima ad attenderli nella vicina piazza Santa Maria di Gesù, luogo in cui, dopo circa un’ora, si è presentato il minorenne a bordo di uno scooter indicando il luogo dove la signora poteva andare a ritirare l’auto.

A quel punto i militari, dopo essersi assicurati che la macchina fosse stata restituita alla vittima, sono intervenuti bloccando e ammanettando il terzetto. All’operazione ha preso parte un sovrintendente della Polizia di Stato fuori servizio, intervenuto sul posto perché avvisato al telefono dall’amica della vittima. I due fratelli sono stati rinchiusi nel carcere di Catania a piazza Lanza, mentre il minorenne è stato condotto nel centro di prima accoglienza del capoluogo etneo.