RIPOSTO – Il 5 novembre il Questore di Catania ha applicato per la prima volta la recentissima normativa contemplata nel Decreto Legge nr. 130, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 ottobre e ha emesso nei confronti del 19enne Riccardo Guarrera il divieto di accesso ai pubblici esercizi o locali di pubblico intrattenimento per 2 anni, poiché lo scorso 30 ottobre è stato arrestato dai militari della compagnia di Giarre (CT) per tentato omicidio doloso, lesioni personali e porto abusivo di arma da sparo clandestina all’interno di un centro commerciale.
Nel dettaglio, il giovane, a seguito di un diverbio per futili motivi avuto con una dipendente del centro commerciale “Conforama” di Riposto, aveva esploso diversi colpi di pistola, illegalmente detenuta, davanti a un negozio di telefonia nei confronti di un uomo che è stato trasportato urgentemente al Pronto Soccorso dove si trova tuttora ricoverato con prognosi riservata sulla vita.
Il ragazzo ha dimostrato sia in questa occasione che in due episodi precedenti, avvenuti quest’anno e nel 2017, sempre dinanzi esercizi pubblici, un’indole aggressiva e una spiccata pericolosità sociale manifestata per futili motivi, in quest’ultimo caso addirittura per l’insofferenza dovuta alla fila davanti il negozio.
La nuova normativa del DASPO ai locali o esercizi pubblici prevede che il Questore può disporre, per motivi di sicurezza, la misura di prevenzione del DASPO ai locali o esercizi pubblici e il divieto di stazionamento nelle immediate vicinanze di essi ai soggetti ritenuti socialmente pericolosi e che siano stati denunciati o arrestati, negli ultimi tre anni, per la vendita o cessione di sostanze stupefacenti dinanzi locali pubblici e plessi scolastici o per aver commesso gravi disordini all’interno o nelle immediate vicinanze degli stessi o per reati contro la persona o il patrimonio.
Il nuovo decreto prevede inoltre che nei casi di arresto, convalidato dall’autorità giudiziaria, si possa applicare il DASPO relativamente a tutti i pubblici esercizi o locali della provincia individuati specificamente dal Questore in ragione dei luoghi dove sono stati commessi i reati.
Per tal motivo e per la gravità del comportamento tenuto, atteso che l’autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto, si è ritenuto di applicare al 19enne i nuovi commi (commi 1 bis e 1 ter del citato art. 13 del D.L. 130/2020) che estendono il divieto a tutti i centri commerciali della provincia tra cui, oltre a quello ove si sono verificati i fatti sopra indicati, anche alle Porte di Catania, Etnapolis, Katanè, Centro Sicilia, Portali, Le Zagare, Ginestre, Ciclope, compreso lo stazionamento nelle immediate vicinanze degli stessi, per la durata di due anni.
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