A Palermo e Catania la celebrazione della Virgo Fidelis

PALERMO – Oggi 21 novembre 2015 celebrazione della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri, insieme al 74° anniversario della battaglia di Culqualber e della “giornata dell’orfano”.

In onore di queste ricorrenze, nella chiesa di san Giuseppe dei Teatini a Palermo è stata celebrata la Santa messa, officiata dall’arcivescovo, il cardinale Paolo Romeo.

Alla cerimonia hanno partecipato i familiari dei carabinieri caduti in servizio, le vedove e i figli, rappresentanze di militari in servizio e dell’Associazione Nazionale Carabinieri, nonché numerose scolaresche della città e il sindaco Leoluca Orlando.

Il primo cittadino ha colto l’occasione per ringraziare l’Arma “per il costante impegno a difesa della legalità e per il contributo alla lotta contro ogni forma di criminalità”.

Anche Catania, oggi, ha celebrato l’evento con la celebrazione Eucaristica in onore della patrona, che ha avuto luogo nella basilica del Duomo. Al rito religioso officiato dall’arcivescovo di Catania,  monsignor Salvatore Gristina,  oltre al primo cittadino Enzo Bianco e al prefetto di Catania, Maria Guia Federico, hanno partecipato numerose autorità civili, militari e religiose e i familiari dei Militari “Vittime del Dovere” e i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

Si è rievocato nell’occasione un glorioso fatto d’armi, avvenuto nel 1941 in Africa, che si concretizzò nell’eroica difesa del caposaldo di Culqualber da parte del 1° battaglione Carabinieri durante la Seconda Guerra Mondiale.

Per quell’atto di eroismo, fu conferita alla bandiera dell’Arma la seconda medaglia d’oro al Valor Militare e, proprio in ricordo di quell’evento, Papa Pio XII, nel 1949, ha riconosciuto la Vergine Maria, con il titolo di “Virgo Fidelis”, come patrona dell’Arma dei Carabinieri.

Ed è allora che tutta l’Arma dei carabinieri giurò fedeltà assoluta alla propria patrona e ai valori che da sempre li contraddistingue e che permette loro di svolgere al meglio il proprio lavoro di protettori dello stato e dunque dei cittadini.