CATANIA – “Da oggi non parleremo più di Palazzo di cemento ma di Torre Leone, simbolo di Legalità”. Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco durante un sopralluogo, con l’assessore ai lavori pubblici Luigi Bosco e alcuni rappresentanti del consiglio circoscrizionale, nel cantiere di viale Moncada a Librino dove sono iniziati lavori di riqualificazione, per otto milioni e 500.000 euro, della costruzione.
“Nel 1982, qui, nel cuore di Librino – ha ricordato Bianco – con un progetto di Giacomo Leone, al quale intendiamo rendere omaggio, venne praticamente completato questo palazzo alto 52 metri e considerato dagli studiosi uno dei più interessanti esempi dell’architettura contemporanea nell’Italia meridionale. Il Palazzo di cemento, però, tra abbandono, occupazioni abusive e criminalità, era diventato negli anni un vero e proprio tumore, il simbolo del degrado di Librino per le attività illegali che vi si svolgevano fino a pochissimo tempo fa”.
Parlando con i giornalisti Bianco ha sottolineato come questa torre con diecimila metri quadrati di spazio utilizzabile, grazie alla riqualificazione offrirà tre piani per funzioni pubbliche, a cominciare dagli uffici comunali, e e vi nasceranno 96 alloggi per edilizia economica e popolare negli altri 12, “per rispondere alla fame di case di tante famiglie catanesi“.
A questo si aggiungerà il progetto per la vicina Spina verde, per altri quattro milioni di euro, che sta per partire, e la riqualificazione del Teatro Moncada, che si trova a poche decine di metri dalla Torre ed è stato inserito dall’Amministrazione nei finanziamenti del Patto per Catania.
Bianco ha commentato la scritta su un muro del Palazzo (“E’ impossibile” disse l’Orgoglio, “È rischioso” disse l’Esperienza, “È senza senso” disse l’lntelligenza, “Proviamoci” disse l’Amore) sottolineando come i sentimenti positivi possano fiorire anche nel degrado.
“Abbiamo lavorato con convinzione – ha aggiunto – per far rinascere questo luogo e, fatta la gara d’appalto, festeggiamo l’inizio dei lavori che saranno completati in due anni. Quest’area, tra Torre Leone, Spina Verde e Teatro Moncada, che avevamo avviato ed è stato lasciato ai vandali, diventa così un altro dei simboli della rinascita di Librino dopo la Scuola superiore, il Commissariato di Pubblica Sicurezza, l’Oratorio Giovanni Paolo II, gli Orti urbani, e dell’intera Catania. Il segno di un cambiamento autentico e reale in un quartiere che potrà diventare tra i più belli della nostra città”.
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