Paga l’abbonamento Sostare ma lo multano lo stesso senza un perché. LA STORIA

Paga l’abbonamento Sostare ma lo multano lo stesso senza un perché. LA STORIA

CATANIA – Adesso deve anche rivolgersi al Prefetto con tanto di ricorso per iscritto e attendere i canonici 180 giorni per conoscere il proprio destino. Dovrà pagarla lo stesso quella multa? Se si ci troveremmo davanti al paradosso dei paradossi… al sopruso dei soprusi.

Quella che vi raccontiamo è l’esperienza vissuta da Carmelo, un residente del centro storico che giorno 12 è stato multato in piazza Pietro Lupo a Catania con la colpa, in teoria, di non aver esposto il tagliando sostare. 

Se dalla teoria passiamo, però, alla pratica ecco che scatta la buccia di banana per il controllore della partecipata che non ha visto in bella esposizione sul parabrezza, lato guidatore, niente poco di meno che un abbonamento Sostare a tariffa agevolata… insomma proprio quello riservato ai residente che nel caso specifico, il signor Carmelo paga ormai da anni.

Un improvviso annebbiamento della vista o cos’altro?

Ore 21,39 il signor Sostare di turno esegue il suo regolare controllo in una delle zone del centro storico di Catania, a pochi passi dal Teatro Massimo Bellini. Forse a causa del buio o forse perché non si è sporto più di tanto per verificare bene, il signor X afferra una penna e scrive un verbale… ma alla macchina sbagliata, che ha tanto di abbonamento esposto.

Due giorni dopo Carmelo esce di casa e raggiunge il suo mezzo ed ecco la sorpresa: una bella multa da 17 euro e 50 per la tesoreria comunale di Catania e 10 a Sostare. “Mi sono imbestialito come non mai nel vedere quel pezzo di carta sul vetro della macchina – racconta Carmelo – Mi domando: che professionalità è questa? Non guardano? Per non dire che di quella multa non si capisce un bel niente, non è assolutamente decifrabile. Io so soltanto che facendo così creano disguidi inutili alla cittadinanza ed è già la seconda volta che mi succede, per non aggiungere che la stessa identica cosa è accaduta anche a mia sorella ma in un’altra parte della città e chissà a quanta altra gente”.

“Almeno la volta precedente – aggiunge – sono andato alla sede di Sostare e, rendendosi conto dell’erroraccio, hanno avuto la cortesia di annullarla. In questo caso no… al danno la beffa: devo anche scrivere un ricorso al Prefetto in persona, da protocollare al comando dei vigili urbani di piazza Spedini e attendere…”

E attendendo attendendo è già scattato il countdown dei 180 giorni… chi la spunterà sul terreno di gioco?.. perché d’altra parte quest’episodio ha delle note vagamente goliardiche.. per non dire ridicole.

E adesso, se lo vorrà, la parola a Sostare…