CATANIA – Ottavo giorno sul terrazzo del laboratorio Myrmex alla zona industriale: l’occupazione continua.
“Ci troviamo ancora a lottare per la sopravvivenza del nostro lavoro e del centro stesso – dice Margherita Patti, segretario generale della Cgil e lavoratrice Myrmex – Nei giorni scorsi abbiamo sentito il calore dei cittadini catanesi che in tanti modi ci hanno manifestato la loro solidarietà, a livello personale e sul web, e abbiamo ricevuto la visita solidale del sindaco Bianco che si è impegnato a riportare la vertenza sul tavolo nazionale con Palazzo Chigi, ma anche all’attenzione della Regione e la visita delle deputate nazionale e regionale, Luisa Albanella e Concetta Raia”.
Ricordiamo che il laboratorio è stato ceduto alla Myrmex nel 2011 ad un prezzo simbolico di 1 euro!
Il contratto prevedeva la richiesta di un patto di stabilità occupazionale alla Myrmex s.p.a in relazione al ramo di azienda ceduto. Infatti non furono avviate procedure di licenziamento collettivo, né procedure di licenziamento individuale nel corso dei ventiquattro mesi successivi alla data di efficacia della cessione del ramo di azienda e non fu dichiarato lo stato di crisi aziendale.
La Myrmex ricevette 15 milioni per la startup della nuova attività. La Regione Siciliana, con la delibera 189 del 5 agosto 2011, chiedeva l’impegno alla Myrmex s.p.a di mantenere l’attuale livello occupazionale per un periodo di tre anni dalla data della cessione del ramo di azienda.
Ma le cose sono andate diversamente. Dal 2013 si sarebbe dovuto attivare l’accordo di programma con il finanziamento del progetto, ma la Regione ha sostenuto che l’azienda non aveva presentato un progetto di portata tale da dover essere preso in considerazione.
Nel 2014 la Myrmex ha comunicato la volontà di chiudere. Da lì sono iniziate le prime casse integrazioni ordinarie, poi trasformatesi in straordinarie. Se le cose continueranno così, nel febbraio 2016 i lavoratori Myrmex saranno disoccupati.
“Tanta attenzione ci restituisce coraggio, ma i lavoratori Myrmex tengono duro. – continua segretario generale della Cgil e lavoratrice Myrmex – La protesta continuerà sino a quando la Regione Sicilia non ci dirà la verità sul nostro destino. Sono trascorsi troppi mesi di confronti, promesse, illusioni. Oramai, a fronte del conto alla rovescia per l’ultima tranche del nostro ammortizzatore sociale che scadrà nel maggio del 2016, vogliamo solo che si percorra la strada della salvezza, che in realtà era già stata segnata con tanto di accordo istituzionale”.
Con i lavoratori si sono schierati anche la Cgil e la Filctem Cgil. La Prefettura di Catania ascolterà giovedì 21 alle ore 12, come da richiesta delle organizzazioni sindacali, i rappresentanti di Cgil, Filctem Cgil, Uil e Uiltec,
Alle 11 si terrà un presidio di un gruppo di lavoratori di fronte Palazzo Minoriti, ma ciò non significa che l’occupazione sul terrazzo Myrmex avrà fine. “Sino a quando Crocetta non verrà a trovare i lavoratori per una risposta definitiva sul caso, questi non abbandoneranno la sede” spiegano i rappresentanti sindacali.