CATANIA – È un bilancio parzialmente positivo quello tracciato dai responsabili dell‘osservatorio carceri dell’unione delle Camere penali che questa mattina ha visitato, con il procuratore Giovanni Salvi, il carcere di piazza Lanza.
Gli avvocati Riccardo Polidoro (responsabile nazionale dell’osservatorio), Luca Mirone (referente territoriale), Renato Vigna, Salvatore Catania (vicepresidente camera penale di Catania), Giuseppe Passarello (ex presidente camera penale Catania) ed Enrico Trantino (presidente camera penale Catania) hanno fatto una summa della loro visita e delle attuali condizioni dei detenuti.
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Attualmente ve ne sono 379 – contro i 590 di circa 2 anni fa – e sotto l’aspetto della capienza sono stati registrati parecchi miglioramenti.
“Diciamo che se due anni fa Piazza Lanza era non classificabile – spiega l’avvocato Riccardo Polidoro – ad oggi potremmo dare un 5 di incoraggiamento. In ogni cella, in media, vi sono dai 4 ai 6 detenuti contro i circa 12 di due anni fa. Vi erano condizioni degradate della struttura per via dell’umidità che a seguito di alcuni lavori di ristrutturazione sono cessate”.
Però i detenuti sono al freddo e al gelo. Gli avvocati spiegano che “l’impianto di riscaldamento è rotto e non vi sono fondi né per ripararlo né per pagare le bollette in seguito”.
Particolarmente gradita dall’osservatorio delle Camere penali la presenza del procuratore Salvi: “Si tratta della prima visita congiunta con un esponente della procura e grazie all’impegno del dottor Salvi – spiega Polidoro – è stato possibile migliorare la condizione di vita dei detenuti”.
Le celle sono state finalmente fornite di doccia e di separazione dei bagni e in alcuni settori vi sono le porte aperte per consentire una migliore socializzazione tra i detenuti nei corridoi.
Ancora pochi i detenuti che hanno la possibilità di lavorare – circa 50 – con una turnazione trimestrale.
“La nostra visita ci soddisfa ma non completamente – spiega l’avvocato Trantino -. Il carcere dovrebbe essere visto come estrema ratio e dovrebbe rieducare i detenuti e non brutalizzarli per farli uscire in condizioni peggiori”.
I detenuti condannati in via definitiva a Piazza Lanza sono soltanto 45, gli altri sono in attesa di giudizio. Sollevata anche dall’osservatorio delle camere penali la questione del garante dei detenuti e la mancata nomina da un anno e mezzo da parte del governatore Rosario Crocetta.
“Vi sono degli uffici – conclude l’avvocato Polidoro – che vengono pagati e sostenuti dalla Regione ma che non possono lavorare proprio perché non è stata nominato il garante dalla politica”.