CATANIA – Continuano le operazioni di Polizia a Catania contro i reati di ogni genere.
San Berillo
Capillare perlustrazione del quartiere di San Berillo vecchio e delle sue vie.
All’interno del rione, grazie all’ausilio del personale dell’ENEL, sono stati effettuati mirati controlli finalizzati a verificare la regolarità degli allacci elettrici nella zona, riscontrando, in un caso, un allaccio abusivo alla rete pubblica in via Carambia, realizzato tramite un cavo “volante” che alimentava un locale chiuso all’esterno con un lucchetto. L’attività esperita nell’immediatezza dei fatti ha permesso di individuare il proprietario dell’immobile – un 47enne – e di denunciarlo per il reato di furto di energia elettrica.
Nel corso del servizio, gli agenti del Commissariato hanno fermato un cittadino straniero privo di documenti che, a seguito di approfonditi accertamenti, è risultato irregolare sul territorio nazionale e già destinatario di ordine di espulsione dell’ottobre 2023 con il quale gli veniva intimato di lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni, ordine al quale non aveva ottemperato. L’uomo – un 56enne – è stato, pertanto, denunciato in quanto inottemperante al predetto decreto di espulsione ed accompagnato all’Ufficio Immigrazione, dove, al termine di ulteriori accertamenti, è stato adottato un ulteriore provvedimento di allontanamento.
Complessivamente nel corso del servizio sono state identificate 135 persone, controllati 61 veicoli ed elevate svariate sanzioni al Codice della Strada, in particolare per guida senza casco e mancanza di copertura assicurativa.
Nel corso delle attività di pattugliamento, i poliziotti, transitando su piazza Turi Ferro, hanno sorpreso tre persone intente ad esercitare l’attività di parcheggiatore abusivamente. I tre – un sudanese 40enne, un bulgaro 39enne ed un siracusano 39enne – sono stati sanzionati ed allontanati dalla piazza.
Sono state, infine, eseguite verifiche amministrative su 4 esercizi pubblici, due dei quali sanzionati per occupazione abusiva di suolo pubblico e carenze igienico-sanitarie.
Incendio sulla Catania-Belpasso
Nei giorni scorsi, rientrando da servizi svolti fuori sede, un contingente del Reparto Mobile della Polizia di Stato di Catania, in transito sulla Strada Statale 121 Catania-Belpasso, in direzione di Catania, è intervenuto in ausilio a personale dell’ANAS, per spegnere un incendio sviluppatosi sul lato destro della carreggiata.
Considerato il fumo assai denso che invadeva entrambe le carreggiate, rendendo pericolosa la viabilità e mettendo in serio rischio gli automobilisti in transito, anche a causa delle brusche frenate, gli operatori, appena accortisi dell’incendio e delle ripercussioni sulla viabilità, immediatamente, hanno arrestato la marcia e si sono attivati per lo spegnimento delle fiamme, utilizzando allo scopo il mezzo speciale dotato di idrante, che, nella circostanza, era parte del contingente.
L’intervento degli agenti della Polizia di Stato, svoltosi in pericolose condizioni di luogo e senza ulteriori conseguenze per l’incolumità pubblica, si è concluso positivamente, con lo spegnimento dell’incendio, grazie alla prontezza operativa ed all’opportuno utilizzo del veicolo speciale a disposizione.
La condanna
Nel corso dei servizi notturni di controllo del territorio, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Catania, transitando in corso Indipendenza, hanno incrociato un fuoristrada, condotto da una persona, il cui atteggiamento li ha insospettiti.
I poliziotti hanno, dunque, invertito il senso di marcia e seguito per un tratto il veicolo, monitorandolo per capire quali potessero essere le intenzioni del conducente.
Una volta raggiunta via Poulet, gli agenti hanno deciso di procedere al controllo, intimando l’alt.
All’esito del controllo documentale, l’uomo è stato identificato quale un 35enne pregiudicato. Ulteriori approfondimenti hanno consentito di rilevare, a suo carico, un ordine di carcerazione per scontare una pena definitiva di 2 anni e 8 mesi, irrogatagli con sentenza di condanna per il reato di spaccio di stupefacenti.
Alla luce di quanto emerso, informato il P.M. di turno, gli agenti hanno accompagnato l’uomo nel carcere di piazza Lanza, anche con il supporto di altre volanti, il cui intervento si è reso necessario in quanto, durante l’esecuzione del controllo, parecchi residenti in zona si erano avvicinati e avevano circondato gli operatori.
Movida sicura
Anche tra sabato e domenica, per assicurare la dovuta tutela ai frequentatori delle vie e piazze della zona della “movida”, ai clienti dei locali, ai residenti ed ai titolari delle numerose attività commerciali, con ordinanza del Questore di Catania sono stati predisposti mirati servizi interforze di vigilanza e di ordine pubblico.
I dispositivi sono stati realizzati nell’area di piazza Vincenzo Bellini e zone limitrofe da agenti della Questura di Catania e da militari dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, con il supporto operativo di operatori della Polizia Scientifica, coordinati da un Funzionario della Polizia di Stato, mentre equipaggi dei Carabinieri e della Polizia Locale hanno operato in piazza Federico di Svevia. In entrambe le zone, gli operatori hanno effettuato un’attenta attività di osservazione sulle persone in transito o in stazionamento all’interno delle aree pedonali, al fine di prevenire comportamenti eccessivi, di disturbo e comunque improntati all’illegalità. Nel corso dei servizi, inoltre, è stata eseguita una capillare perlustrazione delle piazze e delle vie circostanti, alternata alla realizzazione di diversi posti di controllo.
Nella zona circostante piazza Bellini, gli equipaggi sono stati dislocati in modo da evitare l’accesso alla zona pedonale dalle strade laterali, soprattutto di motocicli, ma anche per vigilare sulle condotte degli avventori, al fine di prevenire e contrastare fenomeni di illegalità diffusa, come lo spaccio di stupefacenti o l’abuso di alcolici tra i giovani.
Nel corso dei servizi, complessivamente sono state identificate 89 persone e controllati 51 veicoli, con la contestazione di 13 infrazioni di norme del Codice della Strada.
In particolare, gli agenti della Polizia di Stato hanno contestato 10 violazioni del Codice della Strada, di cui 2 per il mancato uso del casco a bordo di motocicli, con il conseguente fermo amministrativo del veicolo per 60 giorni e 2 per la mancanza di copertura assicurativa sul veicolo, sottoposto, pertanto, a sequestro amministrativo.
Durante le attività di perlustrazione, gli agenti delle volanti della Polizia di Stato, a seguito di segnalazione pervenuta alla sala operativa della Questura, hanno sorpreso un uomo intento ad esercitare, abusivamente e con atteggiamenti molesti, l’attività di parcheggiatore nella vicina piazza Lupo. L’uomo – un 39enne – è stato fermato mentre dava indicazioni per il parcheggio ad alcuni automobilisti, a cui, poi, richiedeva un compenso. I poliziotti hanno, pertanto, contestato l’illecito amministrativo al 39enne, applicandogli la sanzione pecuniaria prevista dal Codice della Strada ed allontanandolo immediatamente dal luogo in cui stava esercitando l’attività illecita.
Nell’area di piazza Federico di Svevia, i militari dell’Arma dei Carabinieri hanno contestato 3 violazioni del Codice della Strada, di cui una ad un motociclista che circolava senza fare uso del casco, con il conseguente fermo amministrativo del motociclo per 60 giorni ed una ad un altro motociclista che non si è fermato all’alt imposto dai Carabinieri e ha oltrepassato il posto il controllo senza fermarsi, venendo, però, identificato successivamente dai Carabinieri, che erano riusciti ad annotarne il numero di targa.
Nella vicina via Plebiscito, inoltre, i militari hanno sorpreso un 48enne mentre esercitava, abusivamente, l’attività di parcheggiatore, applicandogli le sanzioni previste ed allontanandolo dal luogo.
Grazie all’attività preventiva dinamica posta in essere e ai presidi attuati, nelle zone in cui sono stati eseguiti i servizi non sono state registrate criticità.
Il furto di un orologio in aeroporto
Gli agenti della Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Catania hanno denunciato un uomo e una donna, responsabili del furto di un orologio, avvenuto alle postazioni di controllo delle partenze dell’aerostazione di Catania, ai danni di una passeggera diretta in Asia.
La donna, dopo aver superato i controlli e aver raggiunto l’area imbarchi, si è resa conto di non avere al polso il suo orologio. Ricordatasi di averlo riposto nelle vaschette ai controlli è tornata indietro dove, insieme al personale della sicurezza aeroportuale, ha appurato che qualcuno si era appropriata dell’oggetto. A quel punto si è presentata negli uffici di Polizia all’interno dell’aeroporto.
Dopo aver ricevuto la denuncia dalla vittima del furto, i poliziotti hanno estrapolato le immagini dell’impianto di videosorveglianza dell’aerostazione. L’analisi delle immagini ha consentito di individuare gli autori del furto, una donna e un uomo. Gli agenti, in particolare, esaminando le immagini hanno accertato che la donna, dopo aver effettuato i controlli di sicurezza, nel recuperare i propri oggetti, si era accorta della distrazione della vittima. Con una mossa repentina, si era quindi impossessata dell’orologio abbandonato nella vaschetta e lo aveva consegnato all’uomo con cui si accompagnava, il quale lo aveva nascosto nel proprio bagaglio.
I poliziotti si sono, dunque, posti alla ricerca degli autori del furto, convinti di poterli trovare ancora nella sala imbarchi, senza però ottenere il risultato sperato.
Nelle ore successive, gli agenti hanno eseguito approfonditi accertamenti nelle liste passeggeri, appurando che i due, padre e figlia, rispettivamente di 47 e 23 anni, si erano già imbarcati ma avrebbero fatto ritorno a Catania nei giorni successivi.
È stato pertanto predisposto un apposito e mirato servizio, che ha consentito di individuare i due autori del furto al loro arrivo a Catania e di recuperare l’orologio rubato. Sono stati denunciati furto aggravato in concorso.