Operazione “Reset”, convalidate dal Gup le condanne per gli esponenti del clan Mazzaglia

Operazione “Reset”, convalidate dal Gup le condanne per gli esponenti del clan Mazzaglia

 

CATANIA – Un giro di estorsioni da parte del clan Mazzaglia di Biancavilla nei confronti dell’imprenditore delle pompe funebri Luca Arena, nell’ambito dell’operazione Reset, condotta dai carabinieri nello scorso mese di giugno. Quest’ultimo, un tempo vittima e complice del clan, è diventato da poco collaboratore di giustizia e questo ha consentito agli investigatori, capitanati dal Giudice per L’Udienza Preliminare Giuliana Sammartino, di arrestare i suoi aguzzini.

Questi ultimi dovranno risarcire le parti civili, che sono, oltre alla famiglia Arena, il comune di Biancavilla e le associazioni Antiracket Libera Impresa e Obiettivo Legalità.

Si tratta di Fabio Amoroso, condannato a otto anni di reclusione, Gregorio Gangi, multato per 6 mila euro, Alfio Ambrogio Monforte, a cui è stata inflitta la pena più pesante, 10 anni e 8 mesi di carcere 6 mila euro di multa, Vincenzo Monforte, per lui 10 anni di detenzione e 10 mila euro di multa, Vincenzo Panebianco, 9 anni e sei mesi di reclusione e 10 mila euro di multa, Carmelo Vercoco, 8 anni e 8 mila euro di multa, e infine Alfio Muscia, al quale è stata inflitta la pena più bassa, 6 anni di reclusione.