CATANIA – Il 15 luglio scorso, il Tribunale di Catania, Prima Sezione Penale, Presidente Dott. Roberto Passalacqua, ha assolto l’Ing. Angelo Piana perché il fatto non sussiste, demolendo il castello accusatorio costruito nei suoi confronti nell’ambito dell’operazione “Gorgoni”, che voleva far luce sul presunto intreccio di criminalità organizzata di stampo mafioso e la gestione degli appalti pubblici nei Comuni di Aci Catena, Trecastagni e Misterbianco.
In particolare, la Procura della Repubblica contestava ad Angelo Piana di aver concorso nel reato di corruzione e turbativa d’asta in riferimento all’assegnazione alla Società E.F. Servizi Ecologici di Guglielmino Vincenzo dell’appalto dello smaltimento dei rifiuti nel Comune di Trecastagni.
Per tale ipotesi accusatoria, Piana, con ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania del 17/11/2017, è persino stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, verso la quale il suo difensore, l’Avv. Giuseppe Lipera, ha proposto istanza di riesame che, in data 21/12/2017, veniva integralmente accolta, determinando l’annullamento dell’anzidetta ordinanza perché il Collegio (presieduto dal Giudice Dott.ssa Gabriella Larato) aveva appurato l’assenza di gravi indizi di colpevolezza.
Nonostante ciò, i PP.MM. hanno perseverato nella loro tesi accusatoria, chiedendo al G.I.P. prima il rinvio a giudizio e successivamente al Tribunale la sua condanna alla pena di 8 anni e 6 mesi di reclusione.
L’Avv. Giuseppe Lipera con la sua arringa difensiva ha evidenziato la totale assenza di elementi indiziari a carico del Piana, sottolineando come proprio il Tribunale del Riesame avesse già accolto le sue doglianze nel lontano dicembre 2017, per cui: “In assenza di fatti nuovi, gli elementi ritenuti non indizianti non possono, come per magia, lievitare e diventare prove”.