CATANIA – Operazione questa mattina a Catania, denominata “Dusmet“. Su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica locale, la Polizia di Stato etnea ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare personale, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di otto soggetti.
L’operazione di oggi a Catania
Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal G.I.P., e fermo restando il principio di presunzione di innocenza fino a condanna definitiva, gli indagati sono ritenuti responsabili dei reati di furto aggravato di autovetture e estorsione tramite il cosiddetto “cavallo di ritorno”.
L’ordinanza restrittiva rappresenta l’esito di un’indagine mirata a contrastare il diffuso fenomeno dei furti d’auto, spesso associati alla richiesta di denaro ai proprietari per la restituzione dei veicoli sottratti.
Le indagini hanno permesso di ricostruire numerosi episodi di furto e un tentativo di estorsione, individuando sia i presunti autori materiali dei reati, sia coloro che avrebbero gestito la fase estorsiva, sfruttando lo stato di smarrimento delle vittime subito dopo il furto.
I “metodi” contro le Forze dell’Ordine
È emerso, inoltre, che i soggetti coinvolti avrebbero adottato tattiche per eludere le indagini, operando con una precisa suddivisione dei ruoli e alternandosi nell’arco della giornata in gruppi di due o tre persone, per rendere più complessa la loro identificazione.
A seguito dell’interrogatorio degli indagati, il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero, ha disposto:
Custodia cautelare in carcere per:
- Salvatore Maugeri
- Salvatore Venuto
- Antonino Santapaola (già detenuti per altra causa)
- Gianluca Bonaccorsi
- Antonio Balsamo
Arresti domiciliari con braccialetto elettronico per:
- Giuseppe Linguaglossa
- Francesco Lo Presti
- Danilo Privitera (già ristretto per altra causa).
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