CATANIA – I volontari delle Ong in mare libico sono volontari o mercenari? Questo è il dubbio che intende sciogliere la Procura della Repubblica di Catania; il procuratore Carmelo Zuccaro ha dichiarato a “La Stampa” che fra le Organizzazioni non governative che operano nel Mediterraneo per salvare i migranti africani ci sono quelle buone e quelle cattive. E proprio quelle non buone sarebbero la Moas e quelle tedesche che a quanto pare hanno contatti diretti con le bande criminali che gestiscono il traffico di esseri umani dall’Africa.
Per il traffico nel 2017, il procuratore Zuccaro prevede una stima, addirittura in difetto, di 250 mila unità. Chiaramente questa brutta storia è diventata anche un rompicapo politico per diversi partiti dell’opposizione come la Lega di Salvini e il Movimento Cinque stelle che si chiedono e chiedono: chi sono i burattinai che finanziano queste attività di trasporto? Perché c’è l’interesse di tenere rapporti diretti fra le Ong interessate con i le bande criminali libiche per recuperare i migranti in mare, a poche miglia dalle coste africane? Perché le vedette della Guardia costiera italiana stanno un passo indietro rispetto alle navi noleggiate dalle Ong e danno carta bianca a queste ultime in aree di recupero? Perché le navi Ong, nei primi quattro mesi di quest’anno, hanno già trasportato al porto di Catania il 50 per cento dell’ intero flusso dei migranti? Perché le navi Ong ancora si preoccupano, in ore notturne, di illuminare con grossi fari puntati in mare, come se fossero già a conoscenza dell’arrivo dei gommoni dei trafficanti, carichi di esseri umani?
Di sicuro, tutte le Ong, interessate a questo traffico umano immane e di cui non si prevede un epilogo, devono per forza di cose avere dei finanziamenti per sostenere le spese e gli alti costi di noleggio delle imbarcazioni. Due sono le strade: o le Tribù libiche, in contrapposizione al presidente Fayez al Sarraj, finanziano il crimine di traffico umano, foraggiando le Ong “cattive”, oppure come dice Buzzi di Mafia Capitale, gli immigrati fruttano più soldi della droga. Ma chi ci va di mezzo, come sempre, sono la martoriata Sicilia e i siciliani.
Giuseppe Firrincieli
