Omicidio Biancavilla: Ingrassia sconterà pena in carcere

CATANIA – Alla fine Vincenzina Ingrassia dovrà scontare la sua pena in carcere: è questa la decisione presa dal giudice per le indagini preliminari di Catania dopo che la donna ha confessato di aver ucciso il marito Alfio Longo lo scorso 27 agosto.

Vincenzina Ingrassia

La vita dell’uomo sessantasettenne, infatti, è stata stroncata da quella che per 40 anni era stata la donna della sua vita. Non senza complicazioni però. A spingere la coniuge al tremendo gesto ci sono state diverse violenze psicologiche e sopratutto fisiche. Tanto che la donna ha dovuto abortire ben due volte nel corso della loro relazione. 

Gli abusi denunciati più volte ad amici e parenti, mai alle autorità, dopo tanto tempo, hanno portato Enza a prendere un ciocco e colpire alla testa il marito. Un gesto inizialmente nascosto da una messinscena di una rapina, ma successivamente confessato, probabilmente a causa delle pressioni dell’interrogatorio.

Per questo, l’avvocato della donna aveva chiesto l’arresto ai domiciliari in una struttura protetta. Proposta rifiutata dalla procura, che attraverso il gip di Catania Nunzio Sarpietro ha reso nota la decisione: “La decisione di rifiutare la richiesta del legale è dovuta alla necessità di tutelare la donna, evitando che possa essere vittima di qualcuno o che possa compiere atti di autolesionismo”.

Infatti, nel giorno della sua confessione, Enza Ingrassia si era mostrata molto pentita, dichiarando che il marito era premuroso con lei, anche se l’amava a modo suo, e che con quel gesto la sua vita non sarebbe migliorata.