Oltre 300 persone dentro un bar-ristorante del porto di Catania trasformato in discoteca

Oltre 300 persone dentro un bar-ristorante del porto di Catania trasformato in discoteca

CATANIA – Nel corso dei servizi finalizzati ad accertare il rispetto delle norme che disciplinano gli esercizi pubblici di “Discoteca” e, in particolare, in materia di sicurezza e quiete pubblica, personale della Divisione PASI della Questura di Catania, la notte tra il 17 e 18 dicembre scorsi, ha effettuato un controllo in un Bar-ristorante all’interno del porto di Catania.

Nella circostanza, veniva accertato che il titolare aveva trasformato abusivamente l’esercizio pubblico sopra indicato in esercizio pubblico di discoteca; difatti, gli operatori trovavano all’interno 300 persone intente a ballare. Conseguentemente gli è stato contestato l’illecito amministrativo, previsto dagli artt. 666 c.p. e 68 TULPS, per l’organizzazione di attività di discoteca senza alcuna autorizzazione, con l’applicazione della prevista sanzione pecuniaria di 1.549,37 euro.

Inoltre, il titolare è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato previsto dall’art. 681 c. p. in relazione all’art. 80 TULPS, ovvero per l’apertura abusiva di un locale destinato all’attività di discoteca, senza che la Commissione di Vigilanza per i Locali di Pubblico Spettacolo avesse verificato la solidità e la sicurezza dell’edificio e l’esistenza di uscite pienamente adatte a sgombrarlo prontamente nel caso di incendio.

Inoltre, gli agenti operanti hanno trovato, all’interno dello stesso locale, una persona che svolgeva il servizio di cosiddetto buttafuori senza essere iscritto all’albo prefettizio; a quest’ultimo veniva contestato l’art. 3 comma 7-8-9 della legge nr. 94 del 15.07.2009 con l’applicazione della sanzione pecuniaria di euro 1.666 euro. Analoga sanzione veniva elevata nei confronti del titolare per averlo impiegato senza il previsto titolo.