CATANIA – Il sereno dopo tanta tempesta. Si potrebbero sintetizzare così le ultime vicende relative al corpo nazionale dei vigili del fuoco. Nei giorni scorsi infatti sono stati approvati dei finanziamenti per i prossimi tre anni destinati in primis alle retribuzioni e alle pensioni del personale in servizio.
Una notizia che naturalmente ha soddisfatto i vertici delle sigle sindacali, tra le quali il Conapo, che ha lottato davvero tanto per arrivare a ciò e per risolvere i problemi che ormai da anni accompagnano il corpo nazionale dei vigili del fuoco. Tra questi c’è sicuramente l’adeguamento dello stipendio ai lavoratori delle altre forze di polizia nazionali.
Di questo dà un conferma il segretario provinciale Conapo Catania, Santo Re, che afferma anche come i nuovi finanziamenti possano essere di grande aiuto anche per i futuri investimenti nel territorio che possano portare a un vero e proprio potenziamento del servizio.
“Dopo tanti anni di lotta da parte del nostro sindacato – spiega Re – i vigili del fuoco sono riusciti a ottenere l’equiparazione retributiva con l’ultimo emendamento fatto dal Movimento 5 Stelle. La sperequazione partiva con valori bassi per i primi gradi e arrivava a 600 o 700 euro in quelli più alti. La media di questa differenza è di 300-400 euro, ma il nuovo stanziamento colmerà questo gap a pieno regime entro il 2022. Saranno suddivisi per anno e si partirà da 65 milioni di euro per il 2020. L’emendamento è passato nella legge di bilancio e adesso attendiamo la firma finale. In seguito ci sarà da capire come verranno distribuiti tra le varie figure. Riguardo alle assunzioni si fa un turnover, ovvero con un 20 % per sostituire le persone che vanno in pensione, oltre a quelli dei concorsi pubblici appartenenti a finanziamenti precedenti. La carenza di personale purtroppo si soffre ancora. Il capo del corpo ci ha detto anche che arriveranno le 28 unità e i capi squadra utili per l’apertura del distaccamento di Palagonia, che è già pronto da tempo. Avere un altro centro nella zona della Piana dimezzerà anche i tempi negli interventi in un’area nella quale in estate succedono un sacco di incendi. Adesso si deve rimpinguare il personale anche a Catania per garantire il soccorso tecnico urgente e ci vorrebbero altre 100 unità lavorative. Quando un distaccamento chiude per mancanza di personale molti paesi rimangono scoperti e questo è grave”.
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