Nuova stazione ad Aci Castello, Drago: “Falcone si è mostrato molto interessato”

Nuova stazione ad Aci Castello, Drago: “Falcone si è mostrato molto interessato”

ACI CASTELLO – Qualcosa che c’era in passato e uscito di scena tra un po’ di tempo potrebbe tornare a esistere. Stiamo parlando della stazione di Aci Castello, nel Catanese, dismessa nel 1989. Un luogo che un tempo aveva la sua importanza, tanto da essere menzionato persino nel celebre romanzo “I Malavoglia” di Giovanni Verga.

Negli ultimi anni il passante ferroviario di Catania ha visto una grande crescita, con il riammodernamento della stazione Cannizzaro, l’apertura delle fermate Ognina ed Europa e la messa in esercizio, ormai imminente, della stazione interrata Picanello. In questo contesto, qualcuno ha pensato che un’eventuale apertura di uno scalo ferroviario nel paese della Riviera dei Ciclopi potrebbe rappresentare un ulteriore tassello del puzzle.

Di questa idea è stato il sindaco di Aci Castello, Filippo Drago, che, circa due mesi fa, ha chiesto all’assessore alle Infrastrutture della Regione Siciliana, Marco Falcone, di inserire la realizzazione della stazione nell’ambito del programma di rimodulazione del Piano Regionale dei Trasporti. Ciò migliorerebbe la mobilità della zona, anche in virtù della sua vocazione turistica e dell’elevato numero di persone che ogni giorno entrano ed escono dal paese in diverse direzioni.

Il feedback da parte di Falcone è stato più che positivo e la conferma arriva dallo stesso primo cittadino, che sottolinea come speri che la fermata sia fatta nello stesso punto in cui si trovava quella vecchia, denominato appunto via Stazione.

“Abbiamo chiesto all’assessore Falcone – spiega Drago – se fosse possibile programmare una nuova fermata ad Aci Castello e se fosse possibile nello stesso punto in cui era prima, anche se non sappiamo se sia ancora di proprietà delle Ferrovie dello Stato. Noi vogliamo tutelare il viaggiatore e fargli utilizzare un sistema di mobilità su rotaia, e a questi scopi sarebbe auspicabile che il nostro paese avesse la sua fermata. Falcone si è mostrato molto interessato e alle interrogazioni parlamentari ha risposto che quest’idea è sostenibile”.

Assieme alla stazione di Cannizzaro, quella nuova ridurrebbe non poco il traffico veicolare in zona. La speranza, naturalmente, è quella che essa abbia una sua funzione nell’ambito di un servizio metropolitano e non solo regionale, anche in termini di frequenza delle corse.

“Sul piano della fruzione turistica – conclude Drago – la fermata del treno nella stazione di Cannizzaro ha avuto già una sua valenza. Con l’apertura di una nuova stazione la situazione non può far altro che migliorare, anche perché bisogna trovare delle forme di mobilità alternative a quelle tradizionali e le rotaie sono, anche ecologicamente, migliori. La frequenza delle corse dipenderà anche dal fatto se il servizio sarà metropolitano o regionale. Noi siamo qui, aspettiamo che qualcuno ci dica come muoverci meglio e ci auguriamo che si opti per quello metropolitano, con frequenze maggiori. Inoltre, per i residenti dei paesi limitrofi al nostro potrebbe essere una grande risorsa e si potrebbe optare per un’integrazione tariffaria con i biglietti dell’autobus e della metropolitana catanese, che sarebbe importante. Attendiamo il completamento della rimodulazione del Piano, ma siamo fiduciosi”.

Fonte immagine: Googlemaps.com