Zampognari e Natale: binomio di una tradizione che va a scemare

Zampognari e Natale: binomio di una tradizione che va a scemare

CATANIA – Se chiedete ai vostri nonni qual è la cosa che più amavano e ricordano del Santo Natale ai loro tempi, sicuramente, vi diranno gli zampognari. 

Erano loro, infatti, a segnare ufficialmente l’avvicinarsi delle feste natalizie. 

Chi sono gli zampognari e da dove nasce questa tradizione? Lo zampognaro è il suonatore di zampogna, uno strumento musicale arcaico a fiato diffuso, principalmente, nelle zone del meridione. La zampogna, da non confondere con la cornamusa (diffusa invece al nord), è uno strumento tradizionale caratterizzato dalla presenza di più canne sonore. 

Nello specifico, gli zampognari, erano quei musicisti o figuranti che, con l’arrivo del Natale, in particolare durante il periodo della Novena, dell’Immacolata Concezione e del Natale appunto, percorrevano le vie cittadine con abiti tipici, suonando motivi natalizi tradizionali come, ad esempio, “Tu scendi dalle stelle”. 

La tradizione vuole che, gli zampognari, quasi sempre, suonino in coppia: uno la zampogna e l’altro la “ciaramella” o altri strumenti a fiato. 

Di solito, inoltre, si trattava di pastori o contadini che si “trasferivano” temporaneamente in città per il periodo natalizio e che, sotto richiesta degli abitanti, suonavano nelle abitazioni o negli esercizi commerciali. Accolti in casa, in cambio, veniva offerto loro un bicchiere di vino, qualche trancio di formaggio e qualche soldino. 

Tutto questo, però, ormai da diversi anni, sta andando a scemare. In un mondo all’avanguardia come il nostro dove, i valori e le tradizioni di un tempo non sono più le stesse, anche gli zampognari andranno via via a finire. 

Resterà comunque sempre il ricordo di un Natale, anche se “povero” e umile, cui il suono della zampogna riusciva a riunire un’intera famiglia attorno al proprio presepe e a rendere “magico”, almeno per un pò, tutto ciò che c’era intorno.