CATANIA – “Niente paura. Con le Acli attraversiamo il cambiamento”: è stato questo il tema del venticinquesimo congresso provinciale delle Acli di Catania tenutosi sabato 19 marzo nella Casa Generalizia delle Suore Domenicane Sacro Cuore di Gesù.
All’evento hanno partecipato gli esponenti dell’organizzazione, cinquantotto delegati tra i diversi circoli e associazioni specifiche, nonché gli operatori delle sedi presenti nel Catanese e non solo.
L’incontro è servito anche a riassumere il lavoro svolto negli ultimi quattro anni, al fine di eleggere i nuovi componenti del consiglio provinciale che nei prossimi giorni eleggeranno il presidente provinciale. Durante il congresso sono stati anche eletti i delegati che parteciperanno ai congressi regionale e nazionale.
Franco Luca, presidente provinciale, nel suo intervento finale, ha dichiarato: “Vedo tanta gioventù presente in sala e questo mi fa pensare che le Acli stiano lavorando bene. È importante capire da dove veniamo: le immagini relative a piazze gremite di gente ci devono far riflettere. Adesso i luoghi d’incontro sono cambiati: viviamo nel mondo dei mass media ed è diventato tutto più difficile. In una società basata sul dio-denaro, a causa di alcuni che hanno sfruttato le bellezze del nostro pianeta riservandole a pochi, sentiamo l’esigenza di continuare a impegnarci come parte attiva della società per contrastare una crisi valoriale e non solo economica e che potrebbe essere considerata l’apocalisse del nostro tempo”.
“Tutto questo richiede molta energia, molto impegno nel territorio e molta attenzione alle disuguaglianze sociali – ha continuato il presidente – le Acli hanno senso se operano insieme per il bene comune: la parola “insieme” si riferisce al concetto di collaborazione e coesione che deve avvenire all’interno delle nostre mura associative con l’apporto di associazioni specifiche. Come attuare il cambiamento? Le nostre azioni devono basarsi su una logica dell’alleanza, del confronto e del dialogo e non della contrapposizione: l’augurio che faccio è quello di riuscire a possedere la capacità di vivere credendo che esista sempre una soluzione ai problemi e che ci sia sempre una speranza. E come diceva Sant’Agostino, la speranza è fatta di rabbia e soprattutto di coraggio”.
“La Chiesa negli ultimi anni ci sta educando a utilizzare più spesso la parola ‘grazie’, e io vi ringrazio”, ha affermato Santino Scirè, presidente regionale e vice presidente nazionale dell’associazione. “Dobbiamo lavorare secondo valori come quello dell’amicizia: le Acli ti sono amiche, ti sono vicine sempre. Ringrazio tutti, ricordando anche gli aclisti che non ci sono più, ma soprattutto tutti quelli che hanno lavorato per anni senza aver percepito stipendio. Ma ho speranza: le Acli sono avanti. E questo perché adesso, finalmente, ci sono le persone giuste al posto giusto, e questo ci deve far andare avanti, con l’augurio che i più anziani aiutino i più giovani”.
All’incontro hanno partecipato anche Nico Torrisi, presidente di Federalberghi Sicilia, Giacomo Rota, segretario della CGIL, Rosaria Rotolo, segretaria generale della CISL, don Piero Galvano, direttore della Caritas di Catania, oltre ai rappresentanti dei vari organi delle Acli, dei patronati e dei CAF.