CATANIA – La piaga del lavoro nero attanaglia Catania.
I militari guardia di Finanza hanno concluso nei giorni scorsi alcuni interventi su tutta la provincia etnea al fine di contrastare questa abitudine ben radicata nella nostra società: su 23 controlli, sono stati scoperti 38 lavoratori in nero e 6 irregolari.
Gli accertamenti hanno riguardato diverse categorie economiche, prevalentemente bar e ristoranti, ma anche negozi di abbigliamento e studi di professionisti. Tra i casi più significativi: una cittadina cinese, titolare di un negozio di abbigliamento a Catania, che impiegava in nero 6 connazionali, mentre altri 2, pur con una forma di contratto stipulata, svolgevano straordinari non pagati, un commercialista del calatino aveva 4 dipendenti mai legalmente assunti, inoltre è stato sorpreso a lavorare in nero un cuoco catanese, regolarmente assunto in un altro esercizio di ristorazione.
In questo ultimo caso, oltre a sanzionare il datore di lavoro, è stato denunciato per truffa ai danni dell’INPS lo stesso cuoco, risultato formalmente a riposo per malattia, con indennità a carico dell’ente previdenziale.
Le violazioni, segnalate agli uffici competenti, sono state sanzionate da un minimo di 150.000 euro a un massimo di 600.000 euro.