Naufragio del 19 aprile: ai superstiti un cellulare in regalo

MINEO – Il naufragio del 19 aprile ha lasciato nel Canale di Sicilia centinaia di corpi, di storie e di progetti per una vita migliore. Anche dal peggio però può nascere qualcosa di buono: tutti coloro i quali hanno avuto la fortuna di non perire in quella tragica notte, sono stati temporaneamente accolti in apposite sedi dislocate nella provincia catanese.

Sebastiano Maccarrone, direttore del Cara Mineo, l’Ati ed il “Consorzio Comuni Calatino Terra d’Accoglienza” hanno scelto di restituire il sorriso ai venti superstiti di questa tragedia del mare donando loro dei cellulari.

Questi, status symbol per la maggior parte di noi, rappresentano per i naufraghi del 19 aprile un valido mezzo per potersi mantenere in contatto con le famiglie d’origine. A ben guardare si tratta di un gesto di estrema umanità: dare la possibilità ad un emigrato di comunicare quando più ne sente la necessità con madri, mogli, figli che in loro hanno riposto tutte le speranze per il futuro, non è cosa da poco.

I ragazzi, che in quell’aggeggio elettronico vedono la possibilità di trovare conforto e sostegno nei momenti più bui della loro permanenza in Italia, hanno mostrato di gradire il regalo e hanno ringraziato con gioia Sebastiano Maccarrone ed il Cara Mineo.

Positiva anche la reazione delle istituzioni catanesi che nella persona di Paolo Ragusa, delegato Ati per le attività di comunicazione, hanno sottolineato come “oggi ciascuno dei migranti ha ricevuto in dono un telefono, ma quello che ha più valore è la grande emozione che ci hanno regalato. La loro speranza nel futuro ha raggiunto il nostro cuore. Questi giovani a Mineo sono nati una seconda volta”.

Sebastiano Maccarrone ha infine concluso l’incontro annunciando che al momento la sua organizzazione si sta attivamente impegnando affinché i 20 superstiti del naufragio possano stabilirsi regolarmente in Italia.