CATANIA – Il governatore Nello Musumeci ha incontrato nelle scorse ore il senatore Adolfo Urso, presidente del Copasir, in visita ufficiale al PalaRegione di Catania.
Un’ora di confronto sui temi dell’immigrazione e sullo sviluppo infrastrutturale e imprenditoriale dell’Isola che “è legato a doppio filo alle grandi direttrici progettuali nell’agenda del governo nazionale“.
“Il presidente Draghi ha indicato l’agenda digitale come presupposto per l’ulteriore crescita economica del Paese – ha detto il senatore Urso – e tecnologia e l’innovazione sono tematiche certamente interconnesse con la sicurezza e la politica estera in Italia“.
“I progetti innovativi per l’energia rinnovabile, l’economia digitale, una rete infrastrutturale che consenta gli investimenti dall’estero sono l’obiettivo a cui puntare e la Sicilia ha tutte le carte in regola per questa ambizione. Per questo deve però avere il supporto forte e convinto di Roma e Bruxelles, sulla lotta alla criminalità, per sconfiggere appetiti mafiosi, per le tematiche legate alla immigrazione clandestina. Non può esserci sviluppo se non c’è sicurezza e viceversa“.
“La grande attenzione che l’Occidente, gli Stati Uniti, l’Europa hanno avuto verso la Sicilia dal dopoguerra ad oggi è stata dettata da esigenze di natura strategica e militare. Noi speriamo – ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – che la Sicilia possa essere dal centro del loro interesse e delle loro politiche di crescita anche in termini economici“.
“L’Isola è la naturale piattaforma logistica del Mediterraneo, che non è più un mare di frontiera ma che deve diventare mare che unisce, che aggrega. Ecco perché l’obiettivo al quale lavora il Governo regionale è quello di dotare l’Isola di sufficienti infrastrutture strategiche per poterci candidare a giocare questo ruolo importante“.
“Lo abbiamo ribadito qualche giorno fa durante l’incontro con il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini. Ma è l’Europa – ha concluso Musumeci – che deve consentirci di poter acquisire un protagonismo che ci liberi dalla marginalità in cui finora siamo stati costretta a vivere“.
Fonte foto: Facebook – Regione Siciliana