Morte sospetta dopo operazione: Codacons denuncia per omicidio colposo il Cannizzaro

CATANIA – Gravi sospetti sullo svolgimento delle attività del reparto di Emodinamica e Cardiologia Interventistica dell’ospedale Cannizzaro di Catania sono stati segnalati da parte di alcuni cittadini al Codacons.

L’associazione, attraverso l’avv. Carmelo Sardella, dirigente dell’ufficio legale regionale, ha presentato un dettagliato esposto alla procura della Repubblica di Catania in merito all’episodio che avrebbe provocato la morte di una paziente negli anni per cui è scoppiato il caso degli stent scaduti (2010-2012).

Nell’esposto–denuncia del Codacons vengono ipotizzati i reati di falsità materiale ed ideologica, omicidio colposo e omissione di atti d’ufficio.

Dalla documentazione rilasciata in copia conforme all’originale dall’azienda ospedaliera Cannizzaro, vale a dire la cartella clinica e il registro di sala operatoria relativo ad una paziente operata nella struttura ospedaliera catanese nel 2010 nel reparto di Emodinamica e Cardiologia Interventistica, con impianto di stent medicati, e deceduta pochi giorni dopo l’operazione, si evince la grave anomalia dell’assenza di alcun riferimento allo stent inserito nel corso dell’angioplastica coronarica.

Secondo l’associazione, le anomalie riscontrate nei documenti sanitari dell’ospedale Cannizzaro relativi alla paziente, potrebbero nascondere gravi atti e responsabilità che possono aver causato l’aggravamento del suo stato di salute e il successivo decesso. Il Codacons chiede, quindi, alla procura di Catania di svolgere approfondite indagini per accertare la verità.