MISTERBIANCO – A Misterbianco, in provincia di Catania, un giovane di 18 anni, incensurato, è stato denunciato dai carabinieri per tentata truffa ai danni di una signora di 77 anni.
La donna, ignara del tentativo di raggiro, aveva aperto la porta di casa a un giovane che si era presentato come “maresciallo dei carabinieri”, sostenendo di dover eseguire un controllo nell’abitazione.
Convinta dalle sue parole, la donna lo ha fatto entrare, ma il giovane, una volta dentro, si è diretto verso la stanza da letto, dove ha rovistato nei cassetti di un comò, appropriandosi di alcuni monili in oro.
La reazione immediata della figlia salva la situazione
Quando l’anziana ha notato il comportamento sospetto del giovane, ha immediatamente chiamato sua figlia per informarla di quanto stava accadendo.
La figlia, che era già a conoscenza delle tecniche utilizzate dai truffatori grazie a precedenti campagne di sensibilizzazione dei carabinieri, ha prontamente avvisato la madre di cacciare via l’aggressore e di chiamare i militari.
L’immediata reazione della figlia ha messo in fuga il giovane, che ha abbandonato i monili su una sedia, dove sono poi stati rinvenuti dalla stessa figlia.
Arresto del truffatore: il tentativo di recuperare il bottino fallisce
Il giovane, nel tentativo di recuperare i monili, è stato sorpreso dai carabinieri della Tenenza di Misterbianco, che erano già intervenuti grazie alla pronta segnalazione della figlia.
All’arrivo dei militari, il 18enne ha iniziato a balbettare, fornendo risposte contraddittorie e poco convincenti. Durante l’ispezione, il cellulare del giovane ha ricevuto numerose chiamate da tre numeri registrati in rubrica con nomi di celebri campioni sportivi.
Il tentativo di “coprire” il giovane con una finta chiamata dei complici
La situazione è diventata ancora più surreale quando uno dei complici del giovane, spacciandosi per un altro maresciallo dei carabinieri, ha telefonato alla donna anziana cercando di giustificare la presenza del 18enne, sostenendo che due persone fossero già state arrestate e che il giovane dovesse essere liberato.
La versione, ovviamente, è stata respinta dai veri carabinieri, che hanno proceduto con la denuncia del giovane per tentata truffa in concorso.
Indagini in corso per identificare altri complici
Il giovane è stato denunciato, ma le indagini proseguono per identificare altri complici coinvolti nel tentativo di truffa. La vicenda si inserisce in una più ampia campagna di sensibilizzazione da parte del comando provinciale carabinieri di Catania, finalizzata a proteggere i cittadini, in particolare le persone anziane, dalle truffe, che spesso si basano sull’emotività delle vittime.