Mineo o Piazza Armerina? Centro per migranti in Sicilia al centro dell’inchiesta romana

Mineo o Piazza Armerina? Centro per migranti in Sicilia al centro dell’inchiesta romana

SICILIA – Pressione sui politici per “oliare le gare degli appalti pubblici” e il coinvolgimento della ‘ndrangheta per sostenere campagne elettorali e siglare appalti.

L’inchiesta romana sta continuando ad alzare un polverone pauroso. Ora l’attenzione si è poggiata su un nuovo centro per gli immigrati che sbarcano a Lampedusa.

Lo scontro, infatti, si giocava in Sicilia e da una parte c’era chi lo voleva a Mineo e chi come la Cupola Romana a Piazza Armerina. Ed ecco che spunta ancora una volta il nome dell’ex vice capo di gabinetto di Veltroni, Luca Odevaine, ora agli arresti.

È stato lui, il 15 maggio scorso a tentare di mobilitare amici e politici per cercare in tutti i modi di allearsi il sottosegretario Manzione. Fiumi di intercettazioni telefoniche lo incastrano, coinvolgendo in tutto questo anche Walter Veltroni, al quale Odevaine aveva chiesto di mediare.

“Walter parlaci tu” avrebbe detto. “Questo Manzione è persona molto vicina a Renzi… Mineo non è compatibile ma ci sarebbe  la struttura di Piazza Armerina”.

Un giro di soldi da far paura. Odevaine durante un’intercettazione ha, infatti, detto che il suo compenso oscillava dai 1240 euro al mese ai 18.600, in base al numero di clandestini presenti nelle strutture.