CATANIA – Nella serata di ieri la polizia è intervenuta al campo nomadi di via Crocifisso a San Cristoforo, in risposta alla richiesta di intervento di una donna. Sul posto, gli agenti si sono incontrati con la vittima, una donna di nazionalità rumena, che ha riferito di aver litigato violentemente con il proprio compagno mentre erano entrambi in casa con i loro due figli minori. Durante la lite, l’uomo avrebbe perso il controllo e l’avrebbe colpita ripetutamente alla testa con dei pugni, minacciandola di ucciderla con un coltello. Spaventata, la donna è riuscita a fuggire e a chiedere l’intervento della polizia. Gli agenti hanno identificato rapidamente l’aggressore e lo hanno portato in questura per ulteriori indagini.
La donna aveva già subito violenze e minacce in passato. Dopo aver ricostruito gli eventi e analizzato il contesto generale delle violenze subite dalla donna, l’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e minacce aggravate.
Maltrattamenti in famiglia ad Acireale
La polizia di Acireale ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Catania, nei confronti di un uomo di 43 anni di Acireale, senza precedenti penali, a causa di gravi sospetti di aver commesso i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, sono iniziate dopo la denuncia della ex moglie dell’uomo, che ha subito vessazioni e violenze dal 2009 e che ha deciso di presentare denuncia contro il marito, che continuava a detenere le chiavi della loro casa coniugale, dando luogo ad ulteriori comportamenti violenti. Grazie alle dichiarazioni dei figli della coppia e di alcuni certificati medici, è stato possibile confermare le lesioni subite dalla vittima nel tempo. L’uomo è stato rintracciato presso la sua casa dalla Polizia di Stato e, dopo essere stato accompagnato presso gli uffici del Commissariato di Acireale per gli adempimenti di rito, è stato portato alla Casa Circondariale di Piazza Lanza a Catania.
Agli arresti domiciliari uno stalker a Giarre
La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ha richiesto al Tribunale etneo la sostituzione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con quella degli arresti domiciliari per un uomo di 45 anni di Giarre, indagato per atti persecutori. La richiesta è stata accolta e la misura eseguita dai Carabinieri della Stazione di Giarre. Le indagini, che sono ancora in corso e non hanno ancora coinvolto l’indagato, sono state avviate a seguito di segnalazioni dei militari dell’Arma che hanno rilevato diverse violazioni delle restrizioni imposte dalla precedente misura cautelare. Inoltre, l’uomo avrebbe danneggiato l’auto della sua ex-convivente e l’avrebbe minacciata, il che ha portato alla decisione di adottare la misura cautelare più afflittiva degli arresti domiciliari per proteggere la vittima del reato.