Un mese di agonia dopo la nascita: è giallo sulla morte di Saverio

CATANIA – Un mese di agonia, poi la morte. Il piccolo Saverio non ce l’ha fatta: ieri pomeriggio ha esalato il suo ultimo respiro al policlinico di Catania, dove si è cercato di salvarlo in tutti i modi.

Nell’occhio del ciclone sono finiti alcuni medici dell’ospedale Umberto I di Enna, accusati di omicidio colposo. Il bimbo, infatti, è nato lo scorso 22 aprile nel reparto di ostetricia e ginecologia del nosocomio ennese a seguito di un travaglio molto complicato e concluso con un cesareo di urgenza: le sue condizioni sono sembrate subiti gravi, dato che il bambino aveva riportato delle lesioni celebrali.

Il suo trasferimento in un altro reparto è avvenuto solo dopo 11 ore, tanto che la procura di Enna ha aperto un fascicolo contro ignoti per far luce sull’accaduto. Nel frattempo, Saverio ha continuato a lottare per la sua vita. Ieri, però, non ce l’ha fatta.

Nelle prossime ore, dopo che verrà effettuata l’autopsia, si potranno avere ulteriori dettagli che andranno ad arricchire le carte sulle quali stanno lavorando gli inquirenti. Da chiarire, infatti, ci sono ancora le cause che hanno provocato l’asfissia al momento del parto.