CATANIA – Si è tenuto stamani, alla Villa Bellini di Catania, un incontro, poco più di tre mesi dopo lo sgombero del Consultorio Mi Cuerpo es mio e dello Studentato 95100 per discutere della realtà e delle soluzioni e prospettive per la riapertura di nuovi luoghi.
Le attiviste e gli attivisti si sono riuniti oggi, dopo aver avuto vari incontri, con esito negativo, con il Sindaco Enrico Trantino a proposito delle riaperture.
Lo slogan fissato dalle attiviste al Piazzale delle Carrozze ha un significato ben preciso poiché è proprio lì che il Sindaco Trantino ha in progetto di installare delle panchine per ripopolare la villa.
Le parole di Lara Torrisi
“Meno installazioni più consultori – esordisce Lara Torrisi, membro del consultorio Mi Cuerpo es mio -. L’idea di fare la conferenza stampa in questo luogo non è un caso dato le ultime vicende. Trantino ha presentato un progetto dove metterà al piazzale delle carrozze delle panchine. Quest’ultimo sostiene che l’unico modo è ripopolare la villa finanziando queste installazioni e provocatoriamente abbiamo fatto questa scritta perché la soluzione alla violenza di genere non è questa”.
“La città di Catania ha dimostrato invece che l’urgenza esiste, ed è per questo che abbiamo aperto nelle ultime settimane uno sportello contro le molestie, abbiamo organizzato incontri nelle scuole e aperto nuovi spazi di ascolto e supporto in diversi quartieri della città. Noi, dal canto nostro, continuiamo a ribadire che non è pensabile chiudere e sottrarre questi spazi, non è possibile che il Consultorio Mi Cuerpo es Mio rimanga ancora senza uno spazio che possa essere da punto di riferimento per tutte quelle persone che lo hanno attraversato e per chi ancora dovrà venire“, spiega.
“Per evitare che succedano di nuovo questi stupri prioritariamente bisognerebbe finanziare dei progetti di prevenzione e lotta quotidiana della violenza di genere“, continua Lara.
(Video intervista di Floriana Garofalo)
“In una città come Catania, che è prima per femminicidi in Sicilia, noi ci aspettiamo dal sindaco delle soluzioni concrete che rispondano alle esigenze che vi sono sul territorio. Doveva esserci un terzo incontro con il Sindaco per la riapertura in Via gallo e in Via Sant’Elena del consultorio e dello studentato ma non c’è stato. Da quello che sostiene l’amministrazione comunale non ci troviamo in una situazione di emergenza”, sottolinea.
“Il fatto di non avere una sede – prosegue Lara – non incide sull’utenza e cerchiamo di mettere a disposizione diversi luoghi della città anche con diversi orari”.
“Noi daremo battaglia, abbiamo formato un comitato associativo per presentare e richiedere forma e concretezza attraverso delle firme, per la riapertura dei luoghi, degli immobili. Queste firme sono poi state presentate al Sindaco, si tratta di ben 6000 firme. Noi continueremo a dare battaglia sempre e nonostante le difficoltà noi non ci fermeremo”, conclude.
Articolo a cura di Noemi Costanzo