CATANIA – I dottori Mario Barresi e Gaetano Bordonaro, unitamente ad altri dipendenti del’Asp di Catania, nell’anno 2015 furono indagati dal Procuratore della Repubblica di Catania (sostituto procuratore, dottor Fabio Regolo), per il reato di truffa, per essersi allontanati dal luogo di lavoro dopo avere timbrato il badge e per avere affidato quest’ultimo ad altri colleghi.
I due medici, difesi dall’avvocato Giuseppe Lipera, dopo due anni di indagini, nel 2017 sono stati rinviati a giudizio davanti la Prima Sezione Penale del Tribunale di Catania, in composizione monocratica, presieduta dalla presidente dottoressa Anna Grazia Caserta, che, a seguito di un’approfondita attività istruttoria in sede dibattimentale, il 22 ottobre 2021 ha assolto i dottori Bordonaro e Barresi perché il fatto non sussiste.
Dalle motivazioni della sentenza, recentemente depositata, si rileva che gli elementi emersi durante l’istruttoria dibattimentale “non consentono di affermare con ragionevole certezza che gli imputati, non presenti presso il luogo di lavoro, di fatto si erano allontanati per svolgere attività estranee all’attività lavorativa vera e propria; peraltro non è possibile affermare che l’assenza dal lavoro o comunque l’allontanamento dallo stesso sia stato provato e documentato attraverso un valido e collaudato sistema di funzionamento dei servizi di video sorveglianza e delle telecamere appositamente allocate”.
L’avvocato Giuseppe Lipera, soddisfatto della sentenza assolutoria in favore dei suoi assisti, manifesta assai amarezza per due professionisti che hanno dovuto attendere, per giungere a un verdetto di favorevole, per lunghi sei anni dai fatti contestati.
I medici in questione – a detta sua – hanno fortemente patito e sofferto il processo, rimettendoci anche in salute, in quanto accusati ingiustamente di fatti mai commessi.
Fonte foto Regione Siciliana