Manutenzione stradale scarsa o assente, l’incubo dei cittadini: ora si segnala sui social

Manutenzione stradale scarsa o assente, l’incubo dei cittadini: ora si segnala sui social

CATANIA – Le buche, i cartelli assenti o divelti, i semafori non funzionanti, i dossi troppo alti: dopo l’inciviltà dei guidatori, questi sono i peggiori incubi di tutti gli utenti della strada, costretti ad affrontare ogni giorno pericoli dovuti alla scarsa o parziale manutenzione stradale, soprattutto nelle aree periferiche.

Se un tempo di questi problemi si discuteva con i familiari, con gli amici al bar o al massimo con qualche addetto ai lavori incontrato per caso, oggi, nell’era dei social, la gente non può fare più a meno di condividere la propria situazione di disagio per questo tipo di ostacoli.

Lo spazio privilegiato per questo tipo di segnalazione sono decisamente i gruppi Facebook. Tra un “Buongiorno” e una “Buonanotte”, infatti, si trovano decine di post che avvertono non solo di possibili frane o di code interminabili provocate da un incidente stradale, ma anche di situazioni potenzialmente dannose per la cittadinanza. Sono post di critica, certo, ma anche una proposta di miglioramento della società e una richiesta informale di intervento alle autorità competenti.

Questo metodo pare essersi rivelato piuttosto efficace, in particolare per i paesi più piccoli, dove spesso all’interno dei gruppi social agiscono anche membri delle amministrazioni comunali, delle Forze dell’Ordine e della Protezione Civile, che hanno la possibilità di agire in caso di necessità.

Quello che è nato per dare voce al senso di frustrazione di un singolo o di un gruppo, un semplice messaggio magari corredato di foto e video, è diventato quindi uno strumento per spingere le autorità a prendere iniziative nell’interesse della collettività.

Un commento apparentemente banale come “Non si può attraversare questa strada senza danneggiare le ruote” o “La strada è stracolma di rifiuti: è impossibile passare”, un tempo fine a se stesso, ora può “scatenare una rivoluzione” e garantire la sicurezza delle strade che vengono attraversate ogni giorno da decine di persone.

Tante le storie di “successo”: diverse segnalazioni di situazioni pericolose hanno portato ad alcuni controlli (anche se non sempre seguiti da un vero e proprio lavoro di manutenzione) e numerose lamentele sui rifiuti lasciati in strada hanno scosso le coscienze di cittadini incivili e hanno spinto le autorità competenti all’esecuzione di operazioni di pulizia straordinarie e alcuni messaggi hanno perfino ricevuto una risposta positiva da parte di altri utenti del web nella stessa situazione o di rappresentanti dell’amministrazione comunale.

In un momento storico come questo, dove tutto viene fotografato e condiviso pubblicamente, è impossibile non prendere in considerazione le voci su Internet e agire di conseguenza. Se i social, però, rimangono sempre un campo d’azione informale, esistono portali sul web creati appositamente per comunicare con i Comuni in maniera più “formale”: si tratta di App e siti web, come “Decoro Urbano” o “Comuni-Chiamo” (che coinvolgono anche diverse città siciliane), dove è possibile denunciare una situazione di pericolo e seguire online la propria pratica per conoscere lo stato dei lavori, qualora avviati.

E se tutto questo non basta, bisogna ricordare che spesso le comunicazioni sul web, se interessanti, possono diventare oggetto d’interesse per i media e gli organi d’informazione.

Anche se il web sembra essere diventata la nuova frontiera della comunicazione con le istituzioni, è importante ricordare che i metodi tradizionali continuano a esistere (anche se molti, per mancanza di fiducia, di informazioni, di tempo o di voglia, spesso non ne usufruiscono): ogni Comune, infatti, mette a disposizione un Ufficio di Relazioni con il Pubblico e gli addetti della polizia municipale per le situazioni di emergenza.