Mamma finge di abbandonare la figlia disabile nella foresta: salvata da un uomo di Riposto. LA STORIA

ACIREALE – Ha solo 9 anni ed è nata senza una gamba e con una gravissima malformazione ad una mano. Da neonata, doveva essere abbandonata nella foresta, questo è infatti il destino dei bebè disabili in un villaggio della Giunea Bissau. Sarebbe stata uccisa dagli animali, morta sbranata. 

Così non è stato però, perché a salvarla è stata la madre Nita, 37 anni, che è riuscita a trarre in inganno il padre e a convincerlo che avrebbe pensato lei ad occuparsi della bimba in modo da lasciarla nella foresta. In realtà la donna, ha attraversato un fiume, a bordo di una canoa con la neonata sulle spalle ed è riuscita a scamparle la morte. L’ha consegnata ad una suora di un villaggio vicino, la quale, ha accudito la bambina sino all’età di 9 anni. Con impegno e coraggio, nonostante l’handicap fisico, ha imparato a camminare sulle mani, dimostrando di essere capace di abbattere ogni limite.

Dal villaggio, la giovane è poi passata alle cure degli “Amici della missione” di Acireale e di Matteo Rizzo, oggi suo tutore, geometra di Riposto e volontario della stessa associazione che, sorpreso e commosso dalla storia della piccola, ha davvero fatto di tutto per renderla felice. Una volta tornato in Sicilia, si è dato da fare e ha organizzato uno strepitoso concerto con artisti del calibro di Franco Battiato solo per raccogliere dei soldi al fine di portare la bimba a Valencia, dove un’amica, dopo avere visto un video che vede la piccola camminare sulle mani,  ha nel frattempo trovato un ortopedico disposto a operarla gratuitamente.

Ci sono bastati solo 8 mesi di riabilitazione per vederla finalmente muovere i passi con le stampelle. La vita della giovane è adesso cambiata, in primis grazie all’incontro con Rosario Gagliano, direttore tecnico del Centro ortopedico Ro.Ga. di Enna, che non solo realizza e le regala protesi di ultima generazione ma segue la piccola per un mese nella riabilitazione.

Oggi, la ragazza può camminare e ballare senza alcun imbarazzo, si sente a suo agio sempre e comunque e, malgrado tutto quello che ha passato, nessuno riesce a toglierle mai il sorriso. Nel frattempo, Gagliano insieme con il suo centro, si sta impegnando a donare le protesi e a seguire la piccola nella riabilitazione fino alla maggiore età. Per raccogliere i fondi che possano farla viaggiare dalla Guinea Bissau fino ad Enna, il centro ha tra l’altro stampato un calendario che sarà presentato il 19 dicembre al teatro Garibaldi di Enna. Si tratta di dodici storie, tutte illustrate e che raccontano di altri diversamente abili che oggi conducono una vita senza limiti, proprio come lei.