CATANIA – “Mamma Etna” è in fermento e fa sentire la sua presenza ai catanesi e non solo. La situazione, però, non deve destare preoccupazione, se non per la cenere vulcanica, secondo quanto affermato dal ricercatore dell’Osservatorio Ingv di Catania, Boris Behncke, al QdS.
È proprio l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, a comunicare che, a partire dalle ore 05,45 UTC, la rete di videosorveglianza ha evidenziato una debole e sporadica emissione di cenere dai Crateri Voragine e Sud-Est. Queste emissioni pulsanti si disperdevano rapidamente ad Est.
A partire dalle ore 8,18 UTC si è osservata una graduale intensificazione dell’attività esplosiva stromboliana alla bocca orientale del Cratere di Sud-Est con associata abbondante emissione di cenere scura e densa che si disperde sempre in direzione Est. Negli altri crateri, l’attività rimane invariata.
Per quanto riguarda il tremore vulcanico, non si segnalano variazioni significative e la sua ampiezza oscilla, talvolta in modo ampio, nella fascia dei valori medi. La sorgente è localizzata nell’area del Cratere di Sud-Est tra 2,8 e 3 km sopra il livello del mare.
L’attività infrasonica nelle ultime ore non ha mostrato variazioni significative. Tuttavia, sono stati osservati due incrementi nel numero degli eventi localizzati al Sud-Est, ieri pomeriggio e nel corso della nottata. Rimane invariata l’attività infrasonica localizzata al cratere di Nord-Est.
Non si osservano variazioni significative nei segnali di deformazione registrati dalle reti permanenti GPS e clinometrica. Secondo quanto affermato dal ricercatore in un’intervista rilasciata ai colleghi del Qds, tra l’altro: “L’Etna sta facendo quel che ha sempre fatto: si sta preparando a una prossima eruzione laterale che prima o poi si verificherà. Ma non possiamo prevedere quando“.
La fotogallery degli scatti più belli
Ecco la fotogallery degli scatti più belli: protagonista indiscussa l’Etna innevata in piena attività.