Maltempo nel Catanese, dall’ostruzione allo straripamento: ecco come è esondato il torrente Peschiera

Maltempo nel Catanese, dall’ostruzione allo straripamento: ecco come è esondato il torrente Peschiera

ACIREALE – Sono stati momenti di paura misti a forte panico quelli vissuti stanotte, poco prima dell’alba, nella frazione di Capomulini, a causa dell’esondazione del torrente Peschiera che ha invaso alcune abitazioni che insistono su via Rapallo.

A determinare lo straripamento, secondo i primi rilievi, sarebbe stato un ingente quantitativo di canne che ha ostruito il canale del torrente, incapace, a quel punto, di accogliere l’acqua piovana che, tutto sommato, non è che fosse risultata particolarmente intensa, ma sicuramente in grado di potere essere smaltita senza procurare danni di sorta.

All’intervento dei vigili del fuoco, la cui sala operativa è stata allertata alle 4 circa, ha fatto immediatamente seguito quello del sindaco, Stefano Alì, rimasto “in loco” per oltre 10 ore, degli assessori Mario Di Prima e Daniele La Rosa, delegati rispettivamente a polizia municipale ed ambiente, nonché dei dirigenti dell’Area Tecnica, della Protezione civile e della stessa polizia municipale, l’ing. Santi Domina, l’ing. Giuseppe Torrisi e il col. Antonino Molino.

Quest’ultimo ha disposto le indagini di rito, al fine di accertare eventuali responsabilità a carico di chi, presuntivamente, avrebbe neutralizzato l’efficacia del canale, determinando di fatto l’esondazione.

La situazione è tornata alla normalità soltanto nella tarda mattinata e, in questo senso, oltre ai vigili del fuoco ed al personale dei settori ambiente e polizia municipale, determinante si è rivelata l’azione svolta dall’impresa Omes e, segnatamente, dal suo titolare, Ernesto Scavo, protagonista di una serie di interventi eseguiti con spirito di notevole abnegazione ed estrema professionalità.

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