Mafia e omicidio aggravato, scarcerato durante lockdown: ergastolano catanese Agatino Foti torna in carcere

CATANIA – La Polizia di Stato ha arrestato Agatino Foti, di 62 anni, pluripregiudicato ergastolano, destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione scaturito a seguito della revoca dell’ammissione provvisoria alla misura alternativa della detenzione domiciliare, emesso in data 23 giugno 2020, dalla Procura Generale della Repubblica di Catania.

L’uomo, che deve espiare la pena dell’ergastolo per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso e omicidio aggravato in concorso, era detenuto presso il carcere di massima sicurezza di Palmi ed era stato scarcerato il 20 aprile scorso a seguito dell’emergenza sanitaria, con un provvedimento del Magistrato di Sorveglianza di Reggio Calabria che gli aveva concesso la detenzione domiciliare, in considerazione delle patologie non compatibili con il regime carcerario.

Il provvedimento restrittivo è stato eseguito dagli investigatori della Squadra Mobile ed è relativo alla citata condanna definitiva all’ergastolo per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, tentato omicidio e omicidio in concorso.

Foti, all’epoca dei fatti contestati, risultava inserito nel sodalizio criminale mafioso denominato “Cappello-Pillera”, ma il suo pedigree criminale, annovera sentenze di condanna per diversi reati quali rapina aggravata, detenzione di armi, furto e ricettazione. Negli anni 90 è stato protagonista nella faida tra gruppi criminali catanesi, da cui sono scaturiti una moltitudine di omicidi, alcuni ritenuti eccellenti.

L’ergastolano è stato rintracciato nella propria abitazione dagli agenti della Sezione Criminalità Organizzata – Squadra Catturandi, ed espletate le formalità, è stato portato nel carcere di Catania, per poi essere trasferito in una struttura di massima sicurezza.