CATANIA – È morto il boss Francesco “Ciccio“ La Rocca. L’esponente di spicco di Cosa nostra, il cui nome è legato a note famiglie della criminalità siciliana, dai catanesi Santapaola ai fedeli di Totò Riina nel Palermitano, si è spento nelle scorse ore nel Policlinico di Bari.
Aveva 82 anni.
La lunga malattia lo ha portato alla morte, che segna la conclusione di una vita dedicata alla criminalità organizzata, caratterizzata da arresti e lunghe detenzioni. Qualche mese fa, nel pieno della pandemia, la sua scarcerazione per motivi di salute e il ritorno, in regime di arresti domiciliari, alla sua abitazione di San Michele di Ganzaria avevano scatenato la reazione di molti. Tuttavia, lo scorso settembre il Tribunale di Sorveglianza aveva revocato la misura e le autorità giudiziarie avevano disposto il trasferimento prima al reparto detenuti dell’ospedale Cannizzaro di Catania e poi a Bari.
Il noto boss, nel corso della sua “carriera” nella mafia del Calatino, si era reso responsabile dei reati di omicidio plurimo, associazione di tipo mafioso, estorsioni e porto d’arma. Illeciti che lo avevano portato alla condanna a tre ergastoli.
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