Mafia, arrestato a Catania Dario Caruana. Partecipò a omicidio Di Pasquale

CATANIA – La polizia ha arrestato il pregiudicato etneo Dario Caruana, di 38 anni, perché ritenuto responsabile – in concorso con Salvatore Guglielmino, di 44 anni – dell’omicidio di Salvatore Di Pasquale, detenzione e porto illegale di armi da fuoco, con le aggravanti di aver ucciso al fine di agevolare il gruppo mafioso appartenente a Cosa Nostra facente capo ad Alfio Mirabile.

L’omicidio avvenne la notte del 29 aprile 2004, in via Galermo, nei pressi di una rivendita ambulante di panini. Salvatore Di Pasquale, pregiudicato e soprannominato Giorgio Armani, venne colpito da diversi colpi d’arma da fuoco e le indagini avevano condotto a Caruana e Guglielmino.

Le investigazioni condotte nei confronti di appartenenti alla cosca Santapaola-Ercolano avevano, tra l’altro, evidenziato che era in corso una lotta intestina tra il gruppo facente capo a Antonino Santapaola, inteso “Nino ‘u Pazzu”, ed a Alfio Mirabile cui si contrapponeva la famiglia Ercolano-Mangion.

I contrasti già risalenti all’anno 2003 erano determinati da contese in ordine all’accaparramento di estorsioni a cui erano sottoposte aziende della zona industriale di Catania e dall’intenzione della famiglia Ercolano di contrastare il ruolo da protagonista che Santapaola stava assumendo nell’ambito dell’organizzazione.

Quest’ultimo, peraltro, aveva elevato Mirabile, suo cognato, al rango di reggente della famiglia Santapaola. Nell’aprile del 2004 Alfio Mirabile – poi morto nel 2010 – era stato vittima di un agguato che lo aveva reso invalido. L’omicidio di Di Pasquale, avvenuto a distanza di pochi giorni, costituiva una risposta all’attentato perché apparteneva alla frangia opposta.

Le risultanze investigative raccolte all’epoca si sono arricchite delle testimonianze di alcuni collaboratori di giustizia che hanno portato ad individuare gli esecutori dell’omicidio. Tra questi vi era anche Dario Caruana che si trova adesso rinchiuso nel carcere di Bicocca.