Macellano clandestinamente e barbaramente un cavallo, arrestate quattro persone

CATANIA – Neppure l’intervento dei carabinieri di Catania è servito a salvare la vita di un cavallo, purosangue inglese nato nel 2012, dai suoi “macellai”. 

Stamattina, intorno alle 7,30, veniva segnalato anonimamente al 112 che in via Playa 160 erano stati notati degli strani movimenti accompagnati da rumori e lamenti di dolore. 

Quando la pattuglia del nucleo radiomobile del comando provinciale dei carabinieri è giunta sul posto ha trovato davanti a sè uno spettacolo raccapricciante: il povero equino era disteso sul pavimento sanguinante dalla bocca e dalla gamba posteriore destra. 

Insieme al cavallo vi erano due uomini, un sessantatreenne, dichiaratosi proprietario dell’animale, e un trentaquattrenne che si sarebbero dovuti occupare della sua macellazione.

Le pessime condizioni fisiche del cavallo hanno reso necessario anche l’intervento dei veterinari dell’Asp di Catania, che hanno provveduto a medicare le ferite e alla identificazione dell’animale attraverso un microchip. I veterinari comunque notando il cagionevole stato di salute del cavallo hanno intimato al pseudo proprietario il ricovero in una stalla di via Leontini, in attesa di verifiche sanitarie.

Dagli accertamenti è emerso che l’equino era a carico di un altro proprietario, cioè i documenti non erano stati aggiornati con i dati del sessantatreenne.

Dopo qualche ora un’altra pattuglia del nucleo radiomobile dei carabinieri, in via Fenga, notava un ragazzo di ventiquattro anni con abiti e scarpe sporchi di sangue che alla vista dei militari scappava.

Il ragazzo è stato raggiunto immediatamente in un’immobile dove i militari hanno trovato il complice di trentatré anni intento a spostare dei quarti di carne equina all’interno di sacchi neri, abitualmente utilizzati per i rifiuti. Anche in questo caso a rivendicare la proprietà dell’animale sono stati i due uomini già fermati in mattinata durante il primo tentativo di macellazione. 

I carabinieri hanno richiesto nuovamente l’intervento dei veterinari dell’Asp che una volta sul posto hanno constatato che gli otto quarti di carne equina trovati nei sacchi neri appartenevano allo stesso cavallo soccorso in mattinata.

I carabinieri del Nas hanno immediatamente disposto il sequestro del macello clandestino, dell’attrezzatura usata per il sezionamento insieme a quello dei resti equini, dichiarati non commestibili, e consegnati successivamente a una ditta di Belpasso che si occuperà della loro distruzione.

I quattro soggetti coinvolti sono stati condotti davanti all‘Autorità Giudiziaria e condannati per macellazione clandestina.