“L’Unione fa la Gioia”, petizione popolare per il riconoscimento di “nuove” malattie

CATANIA – In occasione dell’annuale fiera di Nicolosi – che si svolgerà nei giorni 29 e 30 aprile, 1, 6, 7, 8, 9, 13, 14 maggio, dalle 9 alle 21,30 in Piazza Vittorio Emanuele – sarà presente l’associazione “L’Unione fa la Gioia” con l’intento di ottenere il riconoscimento di alcune patologie e la parziale esenzione dal pagamento dei ticket e dei farmaci eventualmente prescritti per la loro cura.

Oltre alla raccolta fondi, finalizzata a progetti socio-solidali, l’evento diverrà, coadiuvando il C. F. U. (Comitato Fibromialgici Uniti) e i Fibromialgici Siciliani, anche banchetto informativo per una petizione popolare, rivolta al riconoscimento di alcune patologie, quali la Fibromialgia, la Encefalomielite Mialgica Benigna e la Sensibilità Chimica Multipla. Patologie non molto conosciute e non ancora riconosciute.

La Fibromialgia è una sindrome dolorosa cronica che colpisce i muscoli, i tendini, le fasce, il tessuto adiposo sottocutaneo e la cute, caratterizzata dalla presenza di punti elettivi chiamati “tender points“. Oltre a dolore e stanchezza, il paziente affetto da questa patologia presenta diversi problemi relativi al sonno, con vari fastidi che lo costringono a dormire male e svegliarsi più volte nel cuore della notte.

L’Encefalomielite Mialgica o “Sindrome da Fatica Cronica“, è una patologia cronica che si manifesta con sintomi di spossatezza costante, febbre e la presenza contemporanea di vari sintomi come memoria o concentrazione compromesse, mal di gola, linfonodi cervicali, dolore muscolare, mal di testa, sonno non ristoratore o malessere post-sforzo.

La Sensibilità Chimica Multipla (MCS) è una malattia causata dall’impossibilità di una persona a tollerare un ambiente o una classe di sostanze chimiche. L’ammalato, se esposto a tali sostanze, del tutto innocue per la maggior parte della popolazione, presenta diversi sintomi che possono assumere carattere di urgenza.

La petizione nasce dal fatto che lo Stato attualmente non riconosce tali patologie causando così delle condizioni di oggettivo disagio a danno di pazienti e familiari anche se, comunque, in alcune regioni italiane sono stati già approvati dei provvedimenti che riconoscono una parziale esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria.

La richiesta principale portata avanti dal “C.F.U.” è che lo Stato Italiano assuma tutte le iniziative necessarie, anche di carattere normativo, per prevedere il riconoscimento delle malattie in questione e l’esenzione dal pagamento dei ticket e dei farmaci per la loro cura.