CATANIA – La scorsa notte, il personale delle Volanti della Polizia di Stato di Catania, è intervenuto in via Ventimiglia, dopo la segnalazione di violenta lite in corso tra un uomo e una donna.
La lite è stata segnalata al Numero Unico di Emergenza 112.
Sul posto, gli operatori hanno trovato i due, un 43enne catanese e una 35enne bulgara, ancora intenti a discutere animatamente.
Riportata la calma, gli agenti sono riusciti a ricostruire la dinamica dei fatti risalendo all’origine della lite.
Nello specifico l’uomo ha dichiarato di aver offerto, nella serata appena trascorsa, un passaggio in auto alla donna.
Tuttavia, dopo alcuni minuti a seguito di una discussione decideva di farla scendere e, in quel frangente, la donna si è appropriata del suo telefono cellulare, poggiato sul cruscotto della vettura, per poi dileguarsi velocemente per le viuzze cittadine.
Dopo aver espletato le formalità di rito, aver acquisito la denuncia della vittima e aver proceduto a identificare compiutamente la donna, che non aveva alcun documento al seguito, la stessa, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, è indagata in stato di libertà per il reato di furto.
Un 35enne catanese e un 33enne tunisino, entrambi con precedenti di polizia, sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di furto aggravato in concorso e il solo tunisino anche per il reato di porto di oggetti atti a offendere. I due soggetti sono stati controllati durante un ordinario servizio di controllo della Polizia di Stato a Catania, durante la scorsa serata.
Nello specifico, nella notte tra domenica e lunedì personale delle volanti hanno risposto ad una richiesta di aiuto arrivata sul NUE 112.
È stato segnalato un furto in atto di un’autovettura parcheggiata nelle vicinanze di via Ventimiglia. Il richiedente, residente in zona, ha specificato di aver udito un forte rumore di vetri infranti. Dopo essersi affacciato al balcone aveva notando due uomini intenti a rovistare all’interno dell’autovettura.
Nel frattempo una Volante, giunta sul posto, ha intercettato, grazie anche a una dettagliata descrizione fornita dal cittadino, i due uomini intenti ad allontanarsi dal luogo del furto.
In particolare, uno dei due, alla vista dei poliziotti, tentava di disfarsi di un sacchetto di colore nero, buttandolo sotto un’auto in sosta, poco prima di essere fermato dagli agenti insieme al complice.
La perquisizione personale effettuata successivamente ha permesso di rinvenire addosso a uno dei due un dispositivo infrangi–vetro, due grimaldelli e un coltello, oggetti evidentemente utilizzati per forzare l’auto in sosta e che venivano prontamente sequestrati.
Inoltre, all’interno del sacchetto gettato a terra e prontamente recuperato, venivano rinvenute 4 buste in plastica con all’interno numerosi “porta fedi“.
Intanto un altro equipaggio ha proceduto al controllo dell’autovettura forzata dai due uomini che si presentava con un finestrino infranto. All’interno del portabagagli gli operatori hanno trovato una busta contenente “porta fedi”.
Dello stesso tipo di quelli trovati addosso ai due uomini, ulteriore elemento di conferma circa il furto perpetrato dai due.
Dopo le formalità di rito i due uomini sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di furto aggravato in concorso e il solo tunisino anche per il reato di porto di oggetti atti a offendere.
Foto di repertorio
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