Lo aiuta con un passaggio e viene minacciato: si sbraccia sulla tangenziale di Catania, aggrediti poliziotti

CATANIA – La Polizia di Stato ha arrestato il pregiudicato cittadino gambiano Osman Trawally, 22 anni, per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, nonché per rifiuto di indicazioni sulla propria identità.

Nel pomeriggio di ieri, personale dell’U.P.G.S.P.- Squadra Volante, giungeva sulla Tangenziale Ovest di Catania, dove trovava un veicolo fermo sulla corsia d’emergenza e nei pressi una persona che agitava le braccia al fine di attirare l’attenzione.

Il predetto informava gli operatori che era stato costretto a fermare repentinamente la corsa dell’auto in quanto il soggetto extracomunitario al quale aveva dato un passaggio, durante il percorso di viaggio da Motta S. Anastasia a Catania, era andato in escandescenza cominciando a inveire nei suoi confronti con insulti e minacce accusandolo che la strada che stava percorrendo era errata.

Gli operatori di Polizia, a questo punto, dopo aver posto in sicurezza la vittima che stazionava sul ciglio della strada, raggiungevano il nord africano che si trovava ancora a bordo del veicolo.

Nonostante i numerosi tentativi effettuati dagli operatori di tranquillizzarlo e gli inviti a fornire le proprie generalità, il cittadino gambiano continuava a proferire insulti nei confronti della vittima, nonché insulti e minacce all’indirizzo degli operatori di Polizia, fino a quando in maniera del tutto improvvisa, prendeva in mano il sistema di bloccaggio pedali in ferro presente all’interno dell’auto e provava diverse volte a colpire gli agenti.

Gli operatori con non poche difficoltà riuscivano a disarmare il soggetto e, grazie all’utilizzo del Capsicum (Spray urticante in dotazione), a inibirlo e a farlo scendere dall’auto; quindi, nonostante i tentativi di divincolarsi, il gambiano veniva bloccato e arrestato. Pertanto, il Trawally, sedicente, irregolarmente presente sul territorio italiano, senza fissa dimora e con precedenti di polizia, veniva arrestato per i reati di cui sopra e, su disposizione del pubblico ministero di turno, trattenuto nei locali camere di sicurezza in attesa della celebrazione del giudizio di convalida per direttissima.