CATANIA – Dopo che il secondo piano del plesso centrale dell’Istituto scolastico “Johann Heinrich Pestalozzi”, in viale Seneca al Villaggio Sant’Agata di Catania, è stato pesantemente danneggiato da un incendio che, secondo i primi riscontri, sarebbe di matrice dolosa, arriva la mobilitazione della Rete per la Cultura Antimafia
L’allarme è scattato poco dopo la mezzanotte di due giorni fa: i primi ad arrivare sono stati i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che hanno tentato di domare le fiamme utilizzando gli estintori della scuola.
L’incendio alla Pestalozzi di Catania
Pochi minuti dopo sono intervenuti i Vigili del Fuoco, riuscendo a spegnere il rogo e a mettere in sicurezza l’area. Sul posto è giunta anche la dirigente scolastica, accorsa immediatamente per verificare la gravità dei danni.
Indagini in corso: porte forzate e ipotesi dolosa
La Procura etnea ha aperto un fascicolo d’indagine per accertare le cause del rogo. Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Fabio Scavone, sono affidate alla Squadra Mobile.
Gli agenti delle Volanti avrebbero trovato porte di accesso forzate, un elemento che rafforza l’ipotesi del gesto doloso.
Sono comunque in corso verifiche anche sull’impianto elettrico per escludere eventuali guasti. Stamattina la Polizia Scientifica ha effettuato ulteriori sopralluoghi e rilievi.
La mobilitazione della Rete per la Cultura Antimafia
Gli otto dirigenti scolastici della Rete per la Cultura Antimafia nella Scuola hanno espresso ferma condanna: “L’incendio appiccato nella biblioteca dell’Istituto Omnicomprensivo Pestalozzi è un atto criminale contro la scuola, la cultura e la democrazia”.
Hanno inoltre annunciato l’organizzazione, nelle prossime settimane, di un’assemblea delle scuole catanesi presso la Pestalozzi come gesto concreto di vicinanza.
La Rete ha ricordato il valore simbolico della biblioteca “Alessia nel Paese delle Meraviglie”, dedicata alla memoria di una bambina che frequentava l’istituto: “Bruciare i libri è un danno materiale e simbolico: tutte le 159 scuole aderenti contribuiranno con donazioni per ricostruire il patrimonio librario”.
Le reazioni politiche
Durissime le parole della deputata regionale del Partito Democratico, Ersilia Saverino, che definisce l’accaduto: “Un gesto ignobile che colpisce al cuore uno dei simboli delle istituzioni e della parte sana della nostra città”.
Saverino sottolinea anche l’urgenza di investimenti nei quartieri periferici: “Catania ha bisogno di servizi, infrastrutture e spazi educativi e culturali. Quando un luogo di crescita viene colpito, la ferita è di tutta la città”.
La deputata ha poi espresso solidarietà alla comunità scolastica e al personale che, nonostante i corridoi devastati e le aule in macerie, hanno ribadito la volontà di andare avanti: “È da questo spirito che bisogna ripartire: da una scuola che non si piega. La politica deve essere presente concretamente”.



